Problematiche con le quali ci si confronta da tempo, mi si dirà. Per restare all’ambito demografico (si fa per dire), la notizia che più mi ha colpito l’ho comunque letta su un settimanale che chiedeva di non dimenticare in questo periodo di festa chi vive in strada: homeless, tossicodipendenti, stranieri che chiedono asilo, ecc. Riferiva che si tratterebbe di circa 60 mila persone secondo la Federazione italiana organismi per le persone senza dimora.
E’ un dato certamente impressionante sul quale non si può non riflettere. Confesso che subito dopo non ho potuto però fare a meno di pensare, per pura deformazione professionale, al percorso seguito per pervenire a tale stima. Un po’ di navigazione su internet non ha prodotto in proposito risultati.
Mi sono consolato ricordando a me stesso che a breve potremo disporre dei risultati del recente censimento della popolazione. Almeno sul piano teorico è proprio da tale rilevazione che possiamo infatti attenderci sul punto risposte soddisfacenti. E’ bene comunque non nutrire grosse aspettative dal momento che la conta decennale ha sempre incontrato difficoltà nell’individuazione delle persone che formano quello che è stato definito non a caso “esercito degli invisibili”.
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