In particolare, il Decreto del 30 aprile 2021 ha stabilito la possibilità di erogazione del Reddito di Cittadinanza suddividendo l’importo spettante tra i diversi componenti maggiorenni del nucleo familiare.
La ripartizione potrà essere richiesta da uno qualunque dei membri maggiorenni del nucleo familiare, ed è previsto il rilascio di una carta per ciascun componente.
Vediamo nei prossimi paragrafi come funziona la ripartizione, in che misura, e quali sono i limiti di spesa e di prelievo.
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Reddito di Cittadinanza: come richiedere la ripartizione
Come già anticipato, la richiesta di ripartizione del Reddito di Cittadinanza può essere richiesta da ogni componente maggiorenne del nucleo familiare e si applicherà a tutti i componenti del nucleo.
La domanda potrà essere presentata sia contestualmente alla prima richiesta di Rdc che successivamente. Nel primo caso, verranno subito emesse tante carte quanti sono i componenti maggiorenni del nucleo familiare, nel secondo caso invece la prima carta emessa rimarrà intestata a chi aveva inizialmente presentato domanda, mentre verranno emesse nuove carte per gli altri componenti del nucleo che ne hanno diritto.
Nel caso di prima richiesta, inoltre, la suddivisione avverrà già dal primo mese, nel caso di richiesta successiva le somme suddivise verranno erogate a partire dal secondo mese successivo a quello della richiesta.
La suddivisione non è revocabile.
Reddito di Cittadinanza: quanto spetta a ogni componente
Innanzitutto è bene ricordare che, come specificato nel testo del Decreto, alla suddivisione si dà corso “solo qualora il Beneficio ad integrazione del reddito familiare liquidato nel mese in cui viene fatta la domanda, ovvero nel primo mese in cui viene erogata la prestazione, sia di ammontare superiore a 200 euro“.
Il beneficio viene equamente distribuito, eccezion fatta per il sostegno al pagamento del canone di locazione. Il Reddito di Cittadinanza infatti si compone di due parti, una parte volta a integrare il reddito familiare e una parte destinata ai soggetti in affitto per il sostegno al pagamento del canone. Questa forma di sostegno incrementa il RdC di un ammontare annuo pari al canone di locazione fino ad un massimo di 3.360 euro.
In questo caso, la parte di RdC attribuita a titolo di sostegno per il pagamento del canone di locazione viene attribuita unicamente all’intestatario del contratto d’affitto. In presenza di più intestatari, il beneficiario viene indicato di comune accordo tra i beneficiari. Se manca l’indicazione, il contributo verrà erogato a chi ha fatto domanda di Reddito di Cittadinanza.
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Reddito di Cittadinanza: limiti di prelievo
Nel caso in cui venga dato corso alla suddivisione del Reddito di cittadinanza, si applicheranno i seguenti limiti di prelievo in base alla composizione del nucleo familiare:
- per nuclei familiari con due componenti maggiorenni, sarà possibile effettuare prelievi di contante nel limite mensile non superiore a 100 euro per ciascuna carta Rdc individuale;
- per nuclei familiari con più di due componenti maggiorenni,
- sarà possibile effettuare prelievi di contante nel limite mensile non superiore a 80 euro per ciascuna carta Rdc individuale.
Reddito di Cittadinanza: casi particolari
Come anticipato in precedenza, la suddivisione non è revocabile per tutta la durata di fruizione del beneficio. Nel caso in cui si dovesse verificare il decesso di un beneficiario sono previste le seguenti disposizioni:
- Nel caso di decesso dell’unico componente beneficiario del nucleo, l’erogazione del Rdc viene interrotta anche in presenza di eventuali mensilità arretrate non ancore erogate e le quote maturate e non riscosse e le somme erogate e non spese in vita dal soggetto deceduto non entrano nell’asse ereditario e non sono trasmissibili agli eredi;
- Nel caso di decesso di uno dei membri maggiorenni destinatari del beneficio, se è in atto la suddivisione, le eventuali quote di Rdc arretrate non ancore erogate e le somme erogate e non spese in vita dal soggetto deceduto vengono riconosciute agli altri membri del nucleo.
Reddito di Cittadinanza: quando si potrà richiedere la suddivisione
Nel testo del Decreto viene specificato che le istruzioni per fare domanda e i relativi moduli dovranno essere predisposti dall’INPS, sentito il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Si attendono quindi nuovi aggiornamenti da parte dell’Istituto per conoscere nel dettaglio le modalità per fare domanda e quando si potrà iniziare a richiedere la suddivisione.
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