Tra questi, l’introduzione dei contributi anche per quelle imprese che erano state lasciate fuori dai precedenti sostegni. Un emendamento approvato dalle Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato prevede infatti che sia riconosciuto un contributo a fondo perduto nella misura massima di 1.000 euro per queste imprese.
Vediamo nei prossimi paragrafi quali sono i requisiti per accedervi e le novità dell’emendamento.
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Contributi a fondo perduto per start up: requisiti
L’emendamento prevede che i contributi vengano erogati “ai soggetti titolari di reddito d’impresa che hanno attivato la partita IVA dal 1º gennaio 2018 al 31 dicembre 2018, la cui attività d’impresa, in base alle risultanze del Registro delle imprese tenuto presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, è iniziata nel corso del 2019, a cui non spetta il contributo di cui all’articolo 1 del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41, in quanto l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 non è inferiore almeno del 30 per cento rispetto all’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2019, purché siano rispettati gli altri requisiti e condizioni previsti dal suddetto articolo 1 del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 41.”
Riepilogando, i requisiti per accedere ai contributi a fondo perduto per start up sono i seguenti:
- Partita IVA attivata dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018;
- attività d’impresa, in base al Registro delle imprese tenuto presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, iniziata nel corso del 2019;
- aver conseguito nel 2019 ricavi o compensi non superiori a 10 milioni di euro.
Contributi a fondo perduto per start up: importo
L’importo massimo ottenibile per il contributo è di 1.000 euro. Per finanziare la misura sono stati stanziati 20 milioni di euro, prelevati dal Fondo per le esigenze indifferibili.
“Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 20 milioni di euro per l’anno 2021, si provvede mediante corrispondente riduzione del fondo per far fronte ad esigenze indifferibili che si manifestano nel corso della gestione di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato dall’articolo 41 del presente decreto-legge.“
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Contributi a fondo perduto per start up: modalità di erogazione
Si legge nell’emendamento che i criteri e le modalità di attuazione della misura verranno stabiliti con un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Non dovrebbero cambiare le modalità per richiederlo, ovvero compilando telematicamente un modulo che sarà poi reso disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate, così come potrebbe rimanere invariata la possibilità di scegliere la modalità di fruizione del contributo:
- attraverso bonifico;
- sotto forma di credito d’imposta.
Contributi a fondo perduto per start up: non pignorabilità
Un altro emendamento al Decreto Sostegni stabilisce che il contributo a fondo perduto previsto dall’articolo 1 non può essere pignorato. Il criterio si dovrebbe applicare anche al nuovo contributo per start up.
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