Un nuovo chiarimento è arrivato anche dall’INPS, che nel messaggio numero 2761 del 29 luglio 2021 ha stabilito la scadenza dei termini per la presentazione delle domande. Questo termine, originariamente previsto dal decreto al 31 luglio 2021, è stato prorogato al 30 settembre 2021, anche a causa dei ritardi dovuti all’approvazione della Commissione Europea. Le modalità per la presentazione della domanda verranno pubblicate a breve.
Contributi a fondo perduto 2021: i nuovi beneficiari
L’esonero contributi autonomi e professionisti
La Legge di bilancio 2021 ha istituito un Fondo per l’esonero dai contributi previdenziali per il 2021 dovuti da:
- lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali e alla gestione separata INPS
dai professionisti con cassa previdenziale ordinistica - medici, infermieri e altri operatori sanitari in pensione ma assunti temporaneamente per fronteggiare l’emergenza Covid .
Il fondo aveva una dotazione finanziaria iniziale di 1 miliardo di euro. il Decreto Sostegni ha poi aumentato le risorse a disposizione portandole a 2,5 miliardi di euro .
Il via libera all’anno bianco fiscale per le partite IVA si è avuto nel “Decreto Sostegni” (D.L. n. 41/2021) è stata prevista la costituzione di un apposito Fondo pari a 2,5 miliardi di euro per il 2021, al fine di garantire ai titolari di partita IVA un esonero dai contributi pari a 3 mila euro. Dall’esonero restano in ogni caso esclusi i premi dovuti all’INAIL.
La novità, in particolare, riprende quanto già contenuto nella Legge di Bilancio 2021 in favore dei lavoratori autonomi e dei professionisti, in caso di calo di fatturato o corrispettivi per il 2020 non inferiore al 33% e reddito complessivo fino a 50.000 euro. Il beneficio avrà un’ampia portata, in quanto, la platea dei potenziali beneficiari supererebbe la soglia degli 800.000 titolari di partita IVA. Questo perché bisogna calcolare sia i professionisti iscritti alle casse private che gli iscritti alla Gestione Separata INPS.
Ma come funziona nel dettaglio l’esonero contributi 2021 per le partite IVA? Chi ne ha diritto? Bisogna fare apposita domanda? Vediamo nel dettaglio tutte le novità.
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Esonero contributi 2021: novità Decreto Sostegni
L’attuazione dell’anno bianco fiscale era attesa per i primi giorni di marzo. Tuttavia, la crisi di Governo – con conseguente cambio di leadership – ha ritardato i lavori.
Il provvedimento, quindi, è stato successivamente ripreso dal Governo Draghi prevedendo all’art. 3 del menzionato decreto un incremento di 1.500 milioni di euro per l’esonero dei contributi previdenziali dovuti da lavoratori autonomi e professionisti. Pertanto, complessivamente la dotazione finanziaria arriva a 2,5 miliardi di euro
Esonero contributi 2021: a chi spetta e requisiti
Nessuna modifica in merito ai requisiti generali per potervi accedere. Partiamo immediatamente col dire che l’esonero contributivo non è per tutti. Infatti, possono accedervi unicamente le partite IVA che:
- nel 2019 hanno percepito un reddito complessivo fino a 50 mila euro euro;
- nel 2020, hanno registrato un calo di fatturato o corrispettivi pari almeno al 33% rispetto all’anno precedente.
L’anno bianco contributivo previsto dalla Legge di Bilancio 2021 è altresì riconosciuto ai lavoratori autonomi iscritti all’INPS. Tra commercianti, artigiani, coltivatori diretti, coloni e mezzadri e professionisti iscritti alla Gestione Separata, sarebbero 490.000 i potenziali beneficiari dell’esonero contributivo.
Sono esonerati dal pagamento dei contributi previdenziali anche medici, infermieri e gli altri professionisti e operatori della sanità di cui alla legge 3/2018, già collocati in quiescenza e assunti per l’emergenza derivante dalla diffusione del COVID-19.
Esonero contributi 2021: Commissione europea e TFUE
Il beneficio previsto è concesso ai sensi della sezione 3.1 della Comunicazione della Commissione europea recante un “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza del COVID-19” e nei limiti ed alle condizioni di cui alla medesima Comunicazione.
L’efficacia delle suddette disposizioni è subordinata, ai sensi dell’art. 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, all’autorizzazione della Commissione europea. Questa è avvenuta il 14 luglio 2021, insieme all’autorizzazione a procedere anche con il contratto di rioccupazione. Nel Messaggio Inps numero 2761 si legge che a breve verranno rilasciate le modalità per presentare domanda.
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Esonero contributi 2021: decreto attuativo
I criteri e le modalità con cui verrà attuato l’esonero contributivo per liberi professionisti sono stati fissati nel decreto firmato dal ministro Orlando, firmato il 17 maggio 2021 e ammesso alla registrazione dalla Corte dei Conti il 26 luglio 2021.
A tal proposito, il ministro del lavoro Andrea Orlando aveva inoltre specificato che si stava impegnando per monitorare e velocizzare l’iter del decreto attuativo, affermando che: “il provvedimento è particolarmente complesso in quanto è necessario definire procedure diverse per categorie molto eterogenee tra loro di lavoratori: quelli iscritti alle gestioni speciali, i lavoratori iscritti alla gestione separata, i soci lavoratori di società e i professionisti componenti di studi associati, i professionisti iscritti alle casse previdenziali e, infine, i medici, infermieri e altri professionisti e operatori già collocati in quiescenza “.
Nel testo del decreto di attuazione dell’esonero si legge l’importo dell’esonero viene riconosciuto sulle rate relative alla tariffazione di competenza 2021, in scadenza entro il 31 dicembre.
Chi non è obbligato al contributo minimale si vedrà calcolato il beneficio sui contributi previdenziali complessivi dovuti a titolo di acconto 2021.
I contributi già versati potranno essere richiesti a compensazione o a rimborso entro il 30 novembre 2021. L’agevolazione spetta solo a chi è in regola con i contributi.
Esonero contributi 2021: ISCRO
La predetta misura fa parte di un pacchetto destinato ai lavoratori autonomi che contiene, fra le altre cose, anche l’introduzione in via sperimentale, per tre anni, di uno specifico ammortizzatore sociale versato dall’INPS (l’ISCRO).
L’ISCRO, acronimo di un’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, è un ammortizzatore sociale destinato ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata dell’INPS. Esso è erogato dall’Istituto Previdenziale in caso di reddito da lavoro autonomo inferiore al 50% rispetto alla media degli ultimi tre anni e non superiore a 8.145 euro.
L’assegno dell’ISCRO dovrebbe aggirarsi, a seconda dei casi, tra i 250 e gli 800 euro al mese per un massimo di sei mesi.
Libri utili
Decreto Sostegni 1 convertito in legge (eBook 2021)
Commento analitico di tutte le misure fiscali e sul lavoro del Decreto Sostegni, per aiutare imprese, lavoratori autonomi e famiglie in difficoltà.
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