Naspi online 2021: requisiti e procedura dettagliata per fare domanda

Con immagini e indicazioni per inoltrare l’istanza direttamente sul sito Inps

Elena Bucci 28/01/21
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Con la crisi che impenna, sospinta dall’incedere della pandemia, un’ancora di salvezza per tutti coloro che si ritrovano senza lavoro è la Naspi: Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego. La Naspi è una prestazione Inps sotto forma di indennità mensile a sostegno di tutte le persone che hanno perso il lavoro involontariamente. Si tratta di un utile sostegno a favore di soggetti che si ritrovano disoccupati non per propria volontà, nell’attesa di un nuovo impiego.

Per fruire di tale indennità i lavoratori aventi diritto devono presentare l’apposita domanda all’INPS in via telematica, entro la decadenza dei 68 giorni a partire dalla cessazione del rapporto di lavoro.

Consulta i nuovi importi dei sussidi Inps 2021: Naspi, cig e dis-coll

Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti per ottenere il sussidio di disoccupazione e la procedura, passo per passo, per inviare la propria domanda online.

Naspi online 2021: requisiti

Come suggerisce l’Inps, la Naspi spetta ai lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perduto involontariamente l’occupazione, compresi:

  • apprendisti;
  • soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative;
  • personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
  • dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni.

Per poter presentare la domanda di disoccupazione è necessario inoltre possedere i seguenti requisiti:

  • stato di disoccupazione: in riferimento a soggetti che abbiano perduto involontariamente il proprio impiego e che dichiarino la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro per l’impiego;
  • requisito contributivo: in riferimento a lavoratori che presentano almeno 13 settimane di retribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione;
  • requisito lavorativo: in riferimenti a lavoratori che presentano almeno 30 giornate di lavoro effettivo (ovvero quelle di effettiva presenza al lavoro, a prescindere dalla loro durata oraria) nei 12 mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione.

Naspi online 2021: soggetti esclusi

Non tutti possono accedere alla prestazione erogata dall’Inps, che dunque esclude alcuni soggetti dalla possibilità di presentare domanda:

  • dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
  • operai agricoli a tempo determinato e indeterminato;
  • lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per i quali resta confermata la specifica normativa;
  • lavoratori che hanno maturato i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
  • lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità, qualora non optino per la Naspi.

Naspi online 2021: come funziona

Vediamo insieme le diverse disposizioni circa la durata, la scadenza, la sospensione della Naspi 2021 e quanto spetta al soggetto richiedente.

DURATA

La NASpI è concessa mensilmente per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni. L’indennità di disoccupazione Naspi viene erogata a partire:

  • dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno.
  • dall’ottavo giorno successivo al termine del periodo di maternità, malattia, infortunio sul lavoro/malattia professionale o preavviso, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno.
  • dal trentottesimo giorno successivo al licenziamento per giusta causa, se la domanda viene presentata entro il trentottesimo giorno.

QUANTO SPETTA

Quanto all’importo la Naspi è calcolata sulla retribuzione imponibile ai fini previdenziali del soggetto richiedente relativa agli ultimi 4 anni, da dividere per il totale delle settimane in cui è stata versata contribuzione. Il risultato dev’essere poi moltiplicato per 4,33.

  • Se la retribuzione è inferiore a un importo di riferimento stabilito dalla legge (1.227,55, comunicato dalla Circolare n. 7), la misura della prestazione sarà pari o inferiore al 75% della retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni.
  • Se invece la retribuzione media è superiore all’ importo di riferimento annuo, la misura della prestazione è invece pari al 75% dell’importo di riferimento annuo sommato al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile e il suddetto importo.

SOSPENSIONE E DECADENZA

Si verifica la sospensione della prestazione nel momento in cui si realizzi:

  • rioccupazione con contratto di lavoro subordinato di durata non superiore a sei mesi. L’indennità viene sospesa in maniera circoscritta unicamente alla durata del rapporto di lavoro;
  • nuova occupazione in paesi dell’UE o con cui l’Italia ha stipulato convenzioni bilaterali in tema di assicurazione contro la disoccupazione o in paesi extracomunitari.

Per quanto riguarda la decadenza, essa viene attuata d’ufficio se il soggetto richiedente il sussidio Naspi 2021:

  • perde lo stato di disoccupazione;
  • inizia un’attività di lavoro subordinato, di durata superiore a sei mesi o a tempo indeterminato senza comunicare all’INPS il reddito presunto che ne deriva entro il termine di un mese dall’inizio del rapporto di lavoro;
  • non comunica, entro un mese dalla domanda della NASpI, il reddito annuo che presume di trarre da uno o più rapporti di lavoro subordinato part-time rimasti in essere all’atto di presentazione della domanda di NASpI conseguente alla cessazione di altro rapporto di lavoro di cui era titolare;
  • inizia un’attività lavorativa autonoma o parasubordinata senza comunicare all’INPS il reddito annuo presunto entro un mese dal suo inizio;
  • raggiunge i requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;
  • acquisisce il diritto all’assegno ordinario di invalidità e non opta per l’indennità NASpI;
  • nei casi previsti dall’articolo 21, comma 7, decreto legislativo 150 /2015, non partecipa, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di orientamento predisposte dai centri per l’impiego.

Dimissioni con diritto alla Naspi: esempi concreti

Naspi online 2021: fare domanda

L’indennità di disoccupazione Naspi 2021 può essere richiesta, oltre che rivolgendosi ad un patronato, attraverso una procedura online accedendo al sito Inps.

Si ricorda che i soggetti interessati devono presentare l’apposita domanda all’INPS in via telematica, entro la decadenza dei 68 giorni a partire dalla cessazione del rapporto di lavoro.

GUIDA ALLA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA ONLINE

  • Nel caso in cui si scegliesse la modalità di inoltro della domanda online, il primo passo da compiere è collegarsi con questa pagina del sito Inps. I dati che il soggetto richiedente dovrà inserire sono di natura anagrafica e lavorativa. L’utente dovrà cliccare il bottone in alto a destra “Entra in MyInps” e si ritroverà di fronte la seguente schermata:

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Il soggetto richiedente dovrà inserire i propri dati di autenticazione scegliendo tra quattro opzioni: PIN (si ricorda che dal 1 ottobre 2020 non è più possibile più richiedere all’Inps in PIN; in questo caso lo  possono utilizzare come dato di autenticazione solo coloro che ne sono già in possesso); SPID; CIE; CNS.

Una volta abilitato, l’utente dovrà accedere all’area “Servizi Online” e cliccare sulla voce “Servizi per il cittadino”.  A questo punto, selezionare il link ‘Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito’ per accedere allo Sportello virtuale del cittadino.

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  • Effettuato l’accesso al portale virtuale, l’utente dovrà cliccare nel menù laterale sinistro la voce “NASpI” e successivamente selezionare la voce “invio domanda“.

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  • La prima pagina della procedura dovrà essere compilata dal soggetto richiedente inserendo i propri dati anagrafici e del proprio domicilio.

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  • In questa sezione saranno proposti dal sito i dati dell’ultima posizione lavorativa dell’utente recuperati mediante i servizi di consultazione UNILAV ed UNIEMENS. Qualora non figurasse l’interruzione del rapporto di lavoro per cui l’utente presenta la domanda, o nell’eventualità in cui i dati risultino parziali o incompleti, è possibile inserirli o modificarli selezionando l’opzione “No”. In questo caso l’utente verrà rimandato ad altre sezioni (diverse a seconda della natura del rapporto di lavoro) dove potrà modificare i dati, tra cui: la data di inizio e di fine del rapporto di lavoro, la ragione sociale dell’azienda o del datore e il motivo della cessazione del suddetto impiego.

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  • In questa schermata l’utente può effettuare una modifica dei dati dell’ultimo rapporto lavorativo/datore di lavoro estero.

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  • Invece in questa pagina la modifica che l’utente può effettuare riguarda i dati dell’ultimo rapporto lavorativo/datore di lavoro italiano.

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  • Nell’eventualità in cui l’azienda non sia stata trovata dall’utente, è possibile inserire i dati manualmente, tra cui: la matricola e il codice fiscale dell’azienda, la ragione sociale dell’azienda o del datore di lavoro, la data di inizio e di fine dell’impiego e il motivo della cessazione del suddetto.
  • Una volta inseriti i dati relativi all’ultimo rapporto lavorativo si possono visualizzare i periodi contributivi riferiti agli ultimi quattro anni, premendo il pulsante ‘Avanti’.

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  • Si ricorda che dalla tabella sopra indicata in riferimento ai periodi contributivi degli ultimi quattro anni sono esclusi i seguenti dettagli:
    – periodi precedenti il suddetto quadriennio calcolato a partire dalla data di cessazione del rapporto;
    – periodi di contribuzione figurativa (come, ad esempio: malattia, Cassa integrazione,…);
    – periodi non definiti, per cui non è disponibile la data di inizio o di fine;
  • A seguito della consultazione da parte del soggetto richiedente delle informazioni elencate nei precedenti passaggi, premendo il pulsante ‘Avanti’ egli potrà dunque proseguire con l’inserimento dei dati della domanda vera e propria.

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  • In questa prima sezione di compilazione della domanda, è necessario che l’utente inserisca i propri dati anagrafici, tra cui: nome e cognome, codice fiscale, data di nascita, la cittadinanza, il domicilio, un indirizzo valido, il proprio titolo di studio e la propria qualifica, i numeri di telefono e di cellulare, e un indirizzo e-mail validi.

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  • in questa sezione l’utente richiede l’indennità Naspi 2021 attraverso la conferma di una serie di dichiarazioni, quali: aver percepito l’indennità di mancato preavviso, di aver svolto periodi di lavoro all’estero, di essere stato licenziato a causa di malattia, di essere titolare di pensione concessa da un ente diverso da INPS, di possedere un assegno di invalidità;

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  • in questa pagina l’utente deve obbligatoriamente dichiarare di far valere 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione.
  • Successivamente, per ogni tipo attività lavorativa indicato sotto la dichiarazione, occorre scegliere obbligatoriamente una delle due opzioni di risposta (Sì o No). Nel caso di risposta affermativa è richiesto anche di impostare la data di inizio attività e il reddito previsto nel corso del presente anno solare.
  • Infine, qualora l’utente abbia impostato l’importo del reddito per una attività a zero, il sistema chiederà una ulteriore conferma prima di passare alla pagina successiva.

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  • Durante questa fase di compilazione occorre dichiarare il proprio diritto agli assegni per il nucleo familiare, eventualmente richiedere le detrazioni d’imposta, e fornire le indicazioni circa le modalità di pagamento prescelte. Nel caso in cui l’utente abbia indicato il pagamento su Conto corrente, dovrà obbligatoriamente fornire anche l’IBAN.
  • Terminata la compilazione, cliccare su “Avanti”.

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  • in questa sezione figurano i dati della dichiarazione di immediata disponibilità che saranno trasmessi al centro per l’impiego competente per luogo di domicilio. L’unica informazione da immettere è la qualifica rivestita nell’ultimo rapporto di lavoro subordinato.

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  • l’utente dovrà prendere atto e sottoscrivere alcune disposizioni previste dalla normativa, indispensabili per procedere con l’invio della domanda.

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  • in questa sezione compare un riepilogo della richiesta di indennità e delle varie dichiarazioni rilasciate dall’utente. Cliccare su “Conferma” per inviare la domanda compilata.
  • Cliccando sul bottone “Allegati” si attiva la seguente pagina:

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  • questa pagina consente all’utente di caricare degli allegati per integrare la documentazione dei dati precedentemente inseriti nelle varie fasi di compilazione della domanda. Non è un procedimento obbligatorio, ma si ritiene consigliabile allegare l’è consigliabile inviare l’Unilav richiedendolo al datore di lavoro

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  • da questa sezione è possibile generare il pdf del Modello della domanda precompilato e della Ricevuta di presentazione. Di seguito un esempio di ricevuta:

 

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Infine, per consultare le domande precedentemente inviate occorre selezionare la
voce di menù ‘Consultazione domande’. Invece, per completare la compilazione di una domanda salvata come bozza, occorre selezionare il link “Completa la domanda”.

Per ulteriori informazioni consulta e scarica la guida per la presentazione della domanda online.

Naspi online 2021: erogazione anticipata

L’anticipazione Naspi 2021 è un servizio che spetta ai lavoratori subordinati che hanno perduto involontariamente l’occupazione (licenziati dal 1° Maggio 2015) e inviato all’INPS la domanda di NASpI. Tali soggetti possono richiedere l’erogazione in un’unica soluzione dell’intero importo per avviare un’attività lavorativa autonoma; avviare un’impresa individuale; sottoscrivere una quota di capitale sociale di una cooperativa.

  • Durante la compilazione della domanda è essenziale allegare la documentazione necessaria a confermare l’effettivo avvio di una nuova attività. Per esempio, nel caso dell’apertura di una partita IVA, si dovrà allegare la Dichiarazione di conferma dell’apertura della Partita IVA ricevuta dall’Agenzia delle Entrate.
  • La domanda va presentata entro 30 giorni dall’inizio dell’attività autonoma, dell’impresa individuale o dalla sottoscrizione di una quota di capitale sociale di una cooperativa.

Indennità Covid: come richiedere il riesame delle domande respinte

 

Libri utili:

Il licenziamento nel settore privato

Con un approccio per quesiti e problemi, si offre una panoramica della normativa in tema di licenziamenti nei rapporti di lavoro privato, le cui disposizioni si sono stratificate e sovrapposte nel tempo in relazione alla natura e alle dimensioni occupazionali del datore di lavoro, al settore, alla qualifica, alla data di assunzione, alla data di licenziamento, al tipo di rapporto, creando un sistema difficilmente intellegibile per l’operatore. Verrà illustrato come distinguere il licenziamento dalle ipotesi affini, quale forma deve rivestire e per quali motivi si può legittimamente licenziare, con quale procedura e con quale tempistica; come impugnare un licenziamento, attraverso quali adempimenti da compiere prima del giudizio e come evitare le decadenze di legge, come impostare un ricorso avverso un licenziamento illegittimo e quali sono le caratteristiche del rito da seguire. Saranno passati in rassegna i principali vizi che possono affliggere l’atto espulsivo, indicato con quali mezzi dimostrarne la sussistenza, come si riparte l’onere della prova, e, in parallelo, quale tutela è stata accordata dal legislatore al lavoratore nelle diverse e sofferte fasi evolutive della disciplina della materia (legge n. 604/1966, legge n. 300/1970, legge n. 92/2012, D.Lgs. n. 23/2015,D.L. n. 87/2018 ed altre): in particolare, in quali casi viene accordata la reintegra nel posto di lavoro e in quali casi è disposto il risarcimento del danno, nonché le diverse modalità per la sua quantificazione. Per ciascun argomento verrà dato conto dello stato della giurisprudenza sulle principali problematiche solle- vate dalla normativa, anche con riferimento al diritto dell’Unione Europea.Maria Giulia Cosentino Magistrato ordinario, prima ancora avvocato, funzionario del Ministero delle Finanze, borsista al primo corso concorso per dirigenti pubblici della S.N.A.; oggi giudice del lavoro presso la Corte d’Appello di Roma e dal 2016 giudice tributario componente della Commissione Tributaria Provinciale di Roma. Fra il 2012 e il 2016 è stata componente del Comitato Pari Opportunità del Distretto e della Commissione per gli esami di Stato per il conseguimento del titolo di Avvocato. Dopo l’ingresso in magistratura, dal 2001 al 2004 è stata giudice civile a La Spezia; dal 2004 al 2010, fuori ruolo, ha ricoperto l’incarico di giurista esperto per la semplificazione normativa ed amministrativa presso il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri; dal 2008 al 2010, anche Vice Capo del Settore Legislativo per il Ministro per l’Attuazione del Programma di Governo; dal 2010 al 2017 giudice del lavoro presso il Tribunale di Roma. Autrice di numerose pubblicazioni in tema di diritto del lavoro; diritto del pubblico impiego; pari opportunità nella pubblica amministrazione; semplificazione normativa; diritto dell’ambiente e dell’energia.

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Il presente testo, con materiale online tra cui formuario e giurisprudenza, è strumento operativo sia per i professionisti che per chiunque si trovi ad affrontare le problematiche connesse al fenomeno del mobbing. Si analizza l’argomento sotto due aspetti: uno giuridico e l’altro medico. Da un punto di vista giuridico si prende in considerazione il fenomeno in esame sia sotto il profilo sostanziale che processuale, indicando nel dettaglio i singoli comportamenti mobbizzanti, le responsabilità e le possibili tutele (giuridiche ed extragiuridiche) da attivare. La dignità della persona umana e il rispetto nei confronti dei lavoratori nei luoghi di lavoro costituiscono un punto qualificante della convivenza civile e, al contempo, una misura incentivante per una maggiore produzione lavora- tiva. Infatti, un ambiente di lavoro, dove siano bandite forme di violenza morale nei confronti dei lavoratori costituisce un punto essenziale anche per la migliore produttività aziendale. Invece, da un punto di vista medico, si analizza, in primis, il ruolo svolto dallo stress, sia acuto sia cronico, nell’innescare cambiamenti nella fisiologia dell’intestino e nella salute mentale e, in secondo luo- go, si presentano le principali metodiche utilizzate per rilevare una situazione di stress da lavoro correlato, attraverso l’impatto che quest’ultimo ha sulla salute psico-fisica del lavoratore.  Nicola Botta, laureato in Pedagogia, in Psicologia clinica, in Medicina e Chirurgia e specializzato in Psicoterapia Cognitiva e Psiconeuroimmunologia. Dal 1983 ad oggi lavora come Psicologo Clinico presso l’Asl di Salerno. È stato docente di Psicologia del Lavoro dal 2006 al 2011 presso l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli. Attualmente, è docente di Psiconeuroimmunologia presso l’Open Academy of Medecine, a Venezia. Dal 1999 è responsabile del Servizio di Psicologia Clinica e Psicoterapia presso l’UOSM DS 67, dell’Asl di Salerno. Dal 2000 si occupa di mobbing come coordinatore del gruppo di lavoro presso la stessa Asl. Autore di numerosi libri e scritti in materia del mobbing. Rocchina Staiano, Avvocato, Docente in Diritto della Previdenza ed assicurazioni sociali e in Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro presso l’Università di Teramo; Docente/formatore in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, ai sensi del D.M. 5 marzo 2013; Docente in vari Corsi di formazione e di master; Membro dei collegi dei probiviri della Cisl Regione Campania; Componente esterno della Commissione Lavoro e della Commis- sione Rapporti Internazionali UE del CNF; Consigliera di Parità della Provincia di Benevento. Autrice di numerose pubblicazioni e di contributi in riviste, anche telematiche.  

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(Fonte Inps)

Elena Bucci

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