La precedente scadenza per la domanda (30 novembre) è stata prorogata al 18 dicembre. C’è quindi ancora tempo per richiederlo.
A stabilire questa ulteriore misura di sostegno è stato il governo con il Decreto Ristori, approvato in fretta e furia il 27 ottobre, a pochi giorni dall’inaugurazione delle nuove restrizioni anti-covid, volute per arginare la seconda grande ondata di contagi da Coronavirus, che sta mettendo in seria difficoltà tutto il Paese.
Uno stanziamento di circa 5 miliardi è stato varato con il provvedimento, denominato Ristori, e volto a indennizzare tutte quelle categorie a cui ancora una volta è stato chiesto di compiere sacrifici: piccole imprese, attività commerciali e della ristorazione, e famiglie in difficoltà.
Tra i diversi aiuti introdotti nel Decreto Ristori troviamo:
- contributi a fondo perduto fino a 150 mila euro,
- esonero versamento contributi,
- Proroga Reddito di emergenza per 2 mesi,
- bonus affitti commerciali,
- cancellazione seconda rata Imu,
- e, appunto, una nuova indennità da 800 e 1.000 euro per alcune categorie di lavoratori.
Concentriamoci su questa ultima novità introdotta e cerchiamo di spiegare a chi andrà il nuovo bonus 800-1.000 euro, come richiederlo, quando arriverà.
Bonus covid 1.000 euro a novembre: cos’è
Il Decreto Ristori ha introdotto un ulteriori sussidio per alcune categorie di lavoratori colpiti dalla crisi: del turismo, dello spettacolo, dello sport in particolare. Si tratta di una nuova indennità mensile una tantum di 1.000 euro per stagionali del turismo, spettacolo, che non usufruiscono della cassa integrazione, e di 800 euro per gli addetti del settore sportivo.
Nello specifico il nuovo bonus 1.000 euro sarà erogato in questo modo:
- una indennità di 1.000 euro per i lavoratori autonomi occasionali;
- una indennità di 1.000 euro per i lavoratori stagionali e a termine del turismo, degli stabilimenti termali, e dello spettacolo, intermittenti, a domicilio;
- una indennità da 800 euro per i lavoratori del settore sportivo che avevano già ricevuto le indennità previste dai decreti precedenti.
Bonus covid 1.000 euro a novembre: a chi spetta
Un po’ lo abbiamo già anticipato, ma soffermiamoci meglio su tutte le categorie che beneficieranno dell’indennità 1.000 euro una tantum e dell’indennità 800 euro una tantum.
Come specificato dal Decreto Ristori, possono accedere al bonus e ricevere quindi la nuova trance di aiuti economici da 800 e 1.000 euro per il mese di novembre questi lavoratori:
- lavoratori stagionali del turismo
- lavoratori stagionali degli stabilimenti e centri termali
- lavoratori dipendenti a tempo determinato del settore del turismo e degli stabilimenti termali
- lavoratori stagionali di tutti gli altri settori (es agricoltura)
- lavoratori dello spettacolo (particolarmente colpiti da questo ultimo dpcm 24 ottobre)
- lavoratori intermittenti
- prestatori d’opera
- lavoratori porta a porta
- lavoratori senza partita Iva e senza iscrizione ad altre forme previdenziali
Questi lavoratori devono:
- aver cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del decreti Ristori,
- aver svolto la prestazione lavorativa per almeno 30 giornate nello stesso periodo,
- non devono essere titolari di pensione,
- non devono essere titolari di Naspi
- non devono avere un rapporto di lavoro dipendente.
- i avoratori autonomi, privi di partita IVA non devono essere iscritti ad altre forme di previdenza e devono essere gia’ iscritti alla data del 17 marzo 2020 alla Gestione separata,
- i lavoratori iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo devono avere almeno 30 contributi giornalieri versati dal 1° gennaio 2019 alla data di entrata in vigore del presente decreto al medesimo Fondo, cui deriva un reddito non superiore a 50.000 euro, e non devono essere titolari di pensione.
Bonus 800 euro a novembre: a chi spetta
Ai lavoratori dello sport spetta invece un’indennità di 800 euro. Come specificato all’articolo 16 del Decreto Ristori: “per il mese di novembre 2020, è erogata dalla societa’ Sport e Salute S.p.A., nel limite massimo di 124 milioni di euro per l’anno 2020, un’indennita’ pari a 800 euro in favore dei lavoratori impiegati con rapporti di collaborazione presso il Comitato Olimpico Nazionale (CONI), il Comitato Italiano Paralimpico (CIP), le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva, riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale (CONI) e dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP), le societa’ e associazioni sportive dilettantistiche.
Bonus covid 1.000 euro: come funziona
Innanzitutto questo nuovo bonus di novembre si aggiunge all’indennità aggiuntiva 1.000 euro stabilita dal Decreto Agosto per i lavoratori danneggiati dall’emergenza Covid.
La nuova indennità si traduce in una erogazione una tantum, che significa una volta sola. Ad ogni lavoratore o lavoratrici appartenente a una delle categorie sopra elencate sarà riconosciuto, a domanda, l’importo di 1.000 euro, oppure di 800 euro (se lavoratore del settore sportivo).
Questo bonus vale per il mese di novembre e verrà erogato previa domanda all’Inps da parte del lavoratore o della lavoratrice in questione.
Le indennità di 800 e 1.000 euro una tantum non concorrono alla formazione del reddito.
Bonus covid 1.000 euro: come richiederlo
Innanzitutto occorre distinguere tra chi già ha ricevuto la precedente indennità omnicomprensiva una tantum e chi ancora non aveva ricevuto nulla.
- i lavoratori già beneficiari dell’indennità onnicomprensiva di cui all’articolo 9 del D.L. n. 104 del 2020 non devono presentare una nuova domanda per l’accesso alle indennità una tantum. A loro verrà versata in automatico,
- I lavoratori che non hanno invece beneficiato dell’indennità onnicomprensiva di cui all’articolo 9 del decreto-legge n. 104 del 2020 possono presentare domanda per il riconoscimento delle indennità onnicomprensive entro il 18 dicembre
La precedente scadenza del 30 novembre infatti è slittata al 18 dicembre 2020.
I lavoratori potenziali destinatari delle indennità (che non sono già beneficiari) dovranno presentare domanda all’INPS esclusivamente in via telematica, utilizzando i consueti canali messi a disposizione per i cittadini e per gli Enti di Patronato nel sito internet dell’INPS.
In sintesi, le credenziali di accesso ai servizi per le nuove prestazioni sopra descritte sono attualmente le seguenti:
-
PIN INPS (si ricorda che l’INPS non rilascia più nuovi PIN a decorrere dal 1° ottobre 2020);
-
SPID di livello 2 o superiore;
-
Carta di identità elettronica 3.0 (CIE);
-
Carta nazionale dei servizi (CNS).
In alternativa al portale web, l’indennità di cui alla presente circolare può essere richiesta tramite il servizio di Contact Center integrato, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento).
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