Un provvedimento ad ampia gittata che tocca diverse categorie: dalle piccole imprese ed esercenti alle famiglie in stato di bisogno. Un totale di 5-6 miliardi stanziati, di cui circa 3 andranno a coprire i ristori per le attività chiuse totalmente in questo mini-lockdown o chiuse fino alle 18.
Un settore fortemente in crisi, che il governo ha deciso di sostenere in questa dura fase di chiusure anticipate o in toto, decise con il Dpcm 24 ottobre.
“Le nostre scelte possono essere legittimamente criticate, siamo in democrazia“, ha dichiarato il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa di presentazione del decreto ristori. “Ma voglio dire che non abbiamo compiuto scelte indiscriminate. Per evitare che la curva ci sfugga è indispensabile ridurre le principali occasioni di socialità. Solo in questo modo possiamo decongestionare i mezzi pubblici, evitare gli assembramenti, alleggerire il sistema dei tracciamenti”. “Stiamo incontrando le categorie, ne sta venendo fuori un dialogo aperto e un approccio costruttivo. Non ci sfuggono i sacrifici e le difficoltà che sono chiamate ancora una volta a sostenere”.
Da qui la decisione di approvare in fretta e furia un provvedimento che possa arginare le difficoltà imposte agli esercenti (ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie, palestre, piscine, ecc), che hanno toccato con mano cali di fatturato negli scorsi mesi, dovuti al lockdown, e che riceveranno in questo mese di semi-chiusure anticipate per alcuni e chiusure totali per altri, un duro pugno in faccia.
Il cuore pulsante del Decreto Ristori approvato in Consiglio dei ministri il 27 ottobre, è appunto lo stanziamento di circa 3 miliardi solo per l’erogazione di contributi a fondo perduto, destinati ad alcune categorie di imprenditori ed esercenti.
Sono 53 le categorie individuate attraverso i codici Ateco che otterranno i nuovi contributi a fondo perduto previsti dal decreto ristori. Si confermano indennizzi del 400% per le discoteche. Entrano anche Taxi e Ncc che avranno un indennizzo al 100% di quanto già ricevuto con la prima edizione dei ristori del decreto Rilancio. Sono 38, invece, le categorie avranno un contributo del 200%, dai ristoranti a piscine e palestre. Per bar e pasticcerie, ma anche per alberghi, villaggi turistici,ostelli, rifugi, i ristori saranno al 150%.
Di seguito spieghiamo chi riceverà questi indennizzi, gli importi erogati e i tempi di erogazione.
Decreto Ristori, contributi a fondo perduto: i beneficiari
In base al testo del Decreto Ristori, viene riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei soggetti che, al 25 ottobre 2020, hanno la partita IVA attiva e dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO riportati compresi tra quelli inseriti nel provvedimento ristori.
Attenzione: Il contributo non spetta ai soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 25 ottobre 2020.
A titolo informale possiamo dire che sono compresi tra queste categorie e attività beneficiarie, sicuramente i bar, le gelaterie, i ristoranti, le palestre, i centri termali, le piscine, le pasticcerie, i pub, le pizzerie, i catering, i ristoranti ambulanti, i cinema, i teatri.
Ma non solo: le attività che possono ricevere i nuovi ristori a fondo perduto sono diverse e sono state inserite in un’apposita tabella, allegata al Decreto. tabella che potrà sempre essere aggiornata.
Il nuovo contributo a fondo perduto andrà a tutti gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive, senza limiti di fatturato (quindi anche per chi supera i 5 milioni) e avrà un tetto massimo di 150mila euro.
Ecco allora tutte le attività e codici ATECO beneficiarie, che riceveranno gli indennizzi, sempre che, alla data del 25 ottobre 2020, abbiano la partira Iva aperta, e non la aprano appositamente dal 25 ottobre in poi.
Decreto Ristori, fondo perduto: i codici Ateco
Allegato 1 al Decreto Ristori
- 493210 – Trasporto con taxi 100,00%
- 493220 – NCC, trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente 100,00%
- 493901 – Gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o sub-urbano 200,00%
- 551000 – Alberghi 150,00%
- 552010 – Villaggi turistici 150,00%
- 552020 – Ostelli della gioventù 150,00%
- 552030 – Rifugi di montagna 150,00%
- 552040 – Colonie marine e montane 150,00%
- 552051 – Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence 150,00
- 552052 – Attività di alloggio connesse alle aziende agricole (agriturismo) 150,00 %
- 553000 – Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte 150,00%
- 559020 – Alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero 150,00
- 561011 – Ristorazione con somministrazione 200,00%
- 561012 – Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole 200,00%
- 561030 – Gelaterie e pasticcerie 150,00%
- 561041 – Gelaterie e pasticcerie ambulanti 150,00%
- 561042 – Ristorazione ambulante 200,00%
- 561050 – Ristorazione su treni e navi 200,00%
- 562100 – Catering per eventi, banqueting 200,00%
- 563000 – Bar e altri esercizi simili senza cucina 150,00
- 591300 – Attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi televisivi 200,00%
- 591400 – Attività di proiezione cinematografica 200,00%
- 749094 – Agenzie ed agenti o procuratori per lo spettacolo e lo sport 200,00%
- 773994 – Noleggio di strutture e attrezzature per manifestazioni e spettacoli: impianti luce ed audio senza operatore, palchi, stand ed addobbi luminosi 200,00%
- 799011 – Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d’intrattenimento 200,00%
- 900101 – Attività nel campo della recitazione 200,00%
- 900109 – Altre rappresentazioni artistiche 200,00%
- 900201 – Noleggio con operatore di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli 200,00%
- 900209 – Altre attività di supporto alle rappresentazioni artistiche 200,00%
- 900309 – Altre creazioni artistiche e letterarie 200,00%
- 900400 – Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche 200,00%
- 799019 – Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio nca 200,00%
- 99020 – Attività delle guide e degli accompagnatori turistici 200,00%
- 823000 – Organizzazione di convegni e fiere 200,00%
- 855209 – Altra formazione culturale
- 931110 – Gestione di stadi 200,00%
- 931120 – Gestione di piscine 200,00%
- 931130 – Gestione di impianti sportivi polivalenti 200,00%
- 931190 – Gestione di altri impianti sportivi nca 200,00%
- 931200 – Attività di club sportivi 200,0
- 931300 – Gestione di palestre 200,00%
- 931910 – Enti e organizzazioni sportive, promozione di eventi sportivi 200,00%
- 931999 – Altre attività sportive nca 200,00%
- 960410 – Servizi di centri per il benessere fisico esclusi gli stabilimenti termali 200,00%
- 960420 – Stabilimenti termali 200,00%
- 920009 – Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse (comprende le sale bingo) 200,00%
- 932100 -Parchi di divertimento e parchi tematici 200,00%
- 932910 – Discoteche, sale da ballo night-club e simili 400,00%
- 932930 – Sale giochi e biliardi 200,00%
- 932990-Altre attività di intrattenimento e di divertimento nca 200,00%
- 949920 – Attività di organizzazioni che perseguono fini culturali, ricreativi e la coltivazione di hobby 200,00%
- 949990 – Attività di altre organizzazioni associative nca 200,00%
- 960905 – Organizzazione di feste e cerimonie 200,00%
Decreto Ristori, contributi a fondo perduto: importi erogati
Ma quanto riceveranno queste categorie a titolo di indennizzo?
Innanzitutto non ci sono limiti di fatturato presi in considerazione. Avranno i contributi a fondo perduto tutti gli operatori economici rientranti in questi codici Ateco ammessi nel decreto ristori. Si arriva a indennizzi fino al 200 per cento di quanto ottenuto nella precendente edizione dei contributi a fondo perduto: è stato comunque stabilito un tetto di 150 mila euro di contributi.
Il ministro Gualtieri, presentando il cuore del provvedimento, ha fatto alcuni esempi, con l’ammontare che potrebbe spettare ai beneficiari:
“L’importo medio per i ristoranti fino a 400.000 euro di fatturato è di 5.173 euro. Per quelli fino a un milione di fatturato, 13.920 euro; quelli fino a cinque milioni di fatturato 25.000 euro». Per sale da concerto e teatri «l’importo per la fascia più bassa sarà circa 5.000 euro, per quella media di circa 13.900 euro» e fino a 30mila euro medi per i fatturati maggiori”, ha detto Gualtieri.
Decreto Ristori, contributi a fondo perduto: tempi di pagamento
I contributi, come annunciato dal premier Conte e dal ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, arriveranno in due momenti diversi:
- già entro il 15 novembre per chi ne abbia usufruito in precedenza. In questo caso sarà pagato in automatico, senza fare domanda,
- entro metà dicembre per chi faccia domanda per la prima volta.
I pagamenti saranno più rapidi, perchè l’erogazione è stata affidata all’Agenzia delle entrate, che verserà le somme spettanti direttamente sul conto corrente bancario dell’esercente beneficiario.
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