Si tratta, come molti sanno, di un importo aggiuntivo oltre alla pensione ordinaria. Ma chi ne beneficerà quest’anno? Quali sono i requisiti reddituali e le condizioni soggettive da soddisfare? E ancora, quando verrà pagata la pensione di luglio? La domanda non è affatto scontata, poiché nei tre mesi scorsi (aprile, maggio e giugno), a causa dell’emergenza Coronavirus, l’INPS ha agevolato i pensionati anticipando loro la pensione di qualche giorno.
La novità, in particolare, ha riguardato unicamente i pensionati che hanno riscosso il trattamento previdenziale negli uffici postali. Non sono stati invece interessati tutti quei pensionati che fanno riferimento al sistema bancario, per i quali l’accredito sul proprio conto corrente è avvenuto sempre al primo giorno bancabile del mese.
Quindi la domanda è: la pensione di luglio sarà anticipata a causa del Coronavirus anche per i mesi scorsi o seguirà il meccanismo di erogazione ordinario? Quali sono le date della pensione di luglio e le novità in esso contenute? Andiamo in ordine e vediamo tutto quello che c’è da sapere sul calendario pensioni luglio e nuove modalità.
Ultime novità sulle pensioni
Pensione di luglio 2020: prorogato anticipo dei pagamenti
Partiamo immediatamente col dire che, anche per il mese di luglio 2020, ci sarà il pagamento anticipato delle prestazioni previdenziali (quali pensioni, assegni e indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili) per i pensionati che riscuotono la pensione in posta, così come avvenuto per i mesi di aprile, maggio e giugno.
Infatti, come specificato dall’INPS con il Comunicato stampa del 22 giugno 2020, al fine di consentire a tutti i beneficiari dei pagamenti di recarsi presso gli uffici postali in sicurezza e nel rispetto delle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19, il pagamento anticipato avverrà secondo i seguenti scaglioni, suddivisi in base alle iniziali del cognome del titolare della prestazione:
- A-B mercoledì 24 giugno;
- C-D giovedì 25 giugno;
- E-K venerdì 26 giugno;
- L-O sabato 27 giugno;
- P-R lunedì 29 giugno;
- S-Z martedì 30 giugno.
Si ricorda, al riguardo, che sia per i pensionati i quali ricevono la pensione direttamente in banca sia per chi si reca in posta a ritirarla o è titolare di un Conto BancoPosta, di un libretto di risparmio o di una Postepay Evolution, l’accredito sarà il primo giorno bancabile del mese.
Dunque, la data da cerchiare in rosso sul calendario è mercoledì 1° luglio 2020. Unica particolarità rispetto al meccanismo ordinario di ritiro della pensione, e che il pensionato può riscuotere la pensione in un ufficio postale diverso da quello cui si fa capo ordinariamente. A tal fine, il pensionato deve avere l’accortezza di portare con sé un documento di riconoscimento valido (carta d’identità o passaporto) e il codice fiscale.
Pensione di luglio 2020: cedolino scaricabile online
Il pensionato che intendesse sapere in anticipo l’importo esatto della propria pensione, può scaricare il cedolino direttamente dal sito INPS. In particolare, occorre loggarsi sulla piattaforma dell’Istituto Previdenziale e andare nella sezione denominata “cedolino pensione”.
Dopodiché occorre cliccare su “cedolino pensione servizio”, poi su “verifica pagamenti” ed infine su “visualizzare il cedolino”.
Tale operazione è possibile farla circa 10 giorni prima che avvenga il pagamento
Pensione di luglio 2020: chi riceve la quattordicesima e quanto spetta
Altro tema di particolare interesse per i pensionati nel mese di luglio è senz’altro la cd. “quattordicesima”. L’importo aggiuntivo, però non spetta in maniera indistinta a tutti i pensionati e l’importo dipende soprattutto dal reddito, dai contributi maturati e dalla categoria di lavoratore (subordinato o autonomo).
Innanzitutto, la quattordicesima spetta ai pensionati con almeno 64 anni di età. Restano fuori dall’emolumento, in quanto previsto dalla legge, la pensione di invalidità civile e chi riceve l’assegno sociale, una rendita INAIL oppure una pensione di guerra.
Ma cerchiamo di fare maggiore chiarezza.
Laddove il pensionato percepisce un reddito complessivo individuale non superiore a 1,5 volte il richiamato trattamento minimo annuo (773,97 euro), spetta una somma di:
- 437 euro annui per i pensionati ex lavoratori dipendenti con anzianità contributiva fino a 15 anni e per gli ex autonomi che abbiano versato i contributi fino a 18 anni;
- 546 euro annui per i pensionati ex lavoratori dipendenti con anzianità contributiva tra i 15 e i 25 anni e per gli ex lavoratori autonomi dai 18 ai 28 anni di contributi versati;
- 655 euro annui per i pensionati ex lavoratori dipendenti con più di 25 anni di contributi ed i pensionati ex lavoratori autonomi con più di 28 anni di contributi versati.
Mentre se il pensionato percepisce un reddito complessivo compreso tra 1,5 volte e 2 volte il trattamento minimo annuo (da 773,97 euro a 1.031,96 euro), spetta una somma di:
- 336 euro annui per i pensionati ex lavoratori dipendenti con anzianità contributiva fino a 15 anni e per gli ex autonomi che abbiano versato i contributi fino a 18 anni;
- 420 euro annui per i pensionati ex lavoratori dipendenti con anzianità contributiva tra i 15 e i 25 anni e per gli ex lavoratori autonomi dai 18 ai 28 anni di contributi versati;
- 504 euro annui per i pensionati ex lavoratori dipendenti con più di 25 anni di contributi ed i pensionati ex lavoratori autonomi con più di 28 anni di contributi versati.
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