Il Volume “Le concessioni di infrastrutture nel settore trasporti. Fra fallimenti dello Stato e fallimenti del Mercato. Rapporto 2019”, edito da Maggioli Editore nell’Aprile 2020, analizza questa vasta problematica che interessa diversi profili con rigore e ponderazione, alla luce dei fatti storici e delle esperienze internazionali.
Concessioni di infrastrutture: un nuovo focus
Il volume offre alla discussione un contributo costruttivo, cercando di combinare rigore e pragmatismo.
Un approccio innovativo in quanto affronta congiuntamente le concessioni infrastrutturali di trasporto allo scopo di porne in evidenza gli aspetti comuni e quelli che li differenziano, distinguendo anche con l’analisi per comparazione ciò che in positivo vi è di mutuabile da ciò che in negativo le accomuna.
Nonostante i comparti trattati siano destinati a soddisfare domande di mobilità differenti e con poca concorrenzialità, tutti mirano al benessere della collettività a causa del loro impatto sui mercati dei servizi di cui costituiscono input essenziale e tutti competono almeno sul mercato dei capitali. Motivo per essere oggetto di politiche pubbliche che guardino al quadro nel suo insieme.
Concessioni di infrastrutture: tutti gli ambiti trattati
Il volume si articola in cinque capitoli.
Nel primo sono discussi aspetti trasversali che accomunano i diversi comparti, con il duplice scopo di individuare un primo levelled playing field e di evitare ripetizioni o sovrapposizioni fra le parti successive.
I capitoli che seguono sono invece dedicati a un singolo settore, in ordine:
- concessioni autostradali;
- concessioni aeroportuali;
- concessioni ferroviarie;
- concessioni portuali.
Ciascuno di essi è strutturato per evidenziare aspetti di maggiore interesse e problematicità.
La conclusione invece fornisce un quadro finale della situazione attuale, evidenziando criticità e proposte.
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