Reddito di cittadinanza 2020: obbligo rinnovo Isee. Istruzioni

Paolo Ballanti 26/11/19
Reddito di cittadinanza 2020 e Isee sono strettamente connessi. Il Reddito è quella misura destinata a sostenere economicamente le fasce più deboli della popolazione mentre l’ISEE misura le condizioni reddituali e patrimoniali del nucleo familiare. Nessuna domanda di Rdc può essere accettata o presa in considerazione se il richiedente non si preoccupa di trasmettere l’Isee che attesti la condizione economica e patrimoniale della propria famiglia.

Per come è disegnato, il Reddito di cittadinanza ha tra i requisiti imprescindibili il possedere un Isee non superiore ad euro 9.360. Il sussidio, essendo stato introdotto quest’anno, ha tenuto conto, per determinare chi ne aveva diritto, l’Isee 2019.

Di conseguenza, con la fine dell’anno si avvicina anche il termine di validità dell’Isee e con esso la necessità di ottenerne uno per il 2020 se si vuol continuare a percepire il Reddito di cittadinanza.

Oltre al diritto al sussidio, non è escluso che il suo ammontare nel 2020 possa aumentare o ridursi in virtù di quelle che saranno le nuove condizioni patrimoniali e reddituali del nucleo familiare. Addirittura, in casi estremi si può incorrere nella perdita del Reddito se dal nuovo Isee emerge un valore superiore alla soglia – base di 9.360 euro.

Sarà l’Inps stessa ad operare i dovuti aggiornamenti essendo sia l’ente che calcolerà i nuovi Isee che quello deputato al riconoscimento del Reddito di cittadinanza.

Attenzione poi a non mancare l’appuntamento. L’omessa presentazione del nuovo ISEE porterebbe ad una sospensione del Reddito e la conseguente perdita di somme che non si potranno più recuperare.

Vediamo quindi nel dettaglio come presentare il nuovo Isee e quali sono i documenti necessari, alla luce anche delle novità in termini di Dsu e Isee precompilato.

Reddito di cittadinanza 2020: requisiti Isee

Il Decreto legge n. 4/2019 convertito in Legge n. 26/2019 istitutivo del Reddito di cittadinanza, prevede all’art. 3 comma 6 che il sussidio spetta per il periodo durante il quale il beneficiario si trova nelle condizioni reddituali richieste e comunque per non più di 18 mesi.

Tra i requisiti necessari per stabilire il diritto al Reddito rientra il valore Isee, che dev’essere pari o inferiore a 9.360 euro.

Reddito di cittadinanza 2020: nuovo Isee obbligatorio

Come noto, l’Isee 2019 scadrà il 31 dicembre. Di conseguenza, coloro che vogliono continuare a percepire il Reddito dovranno richiedere dal 1° gennaio 2020 un nuovo Isee pena la sospensione del sussidio.

L’ISEE ha lo scopo di fotografare la condizione economica del nucleo familiare, al fine di stabilire il diritto a prestazioni o servizi socio-assistenziali a condizioni agevolate o limitati a particolari fasce deboli della popolazione, tra cui appunto il Reddito di cittadinanza.

DSU e Isee: cosa fare per il rinnovo del Reddito di cittadinanza 

Per ottenere l’attestazione ISEE è innanzitutto necessario presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) che contiene una serie di informazioni riguardanti il nucleo familiare di carattere anagrafico, patrimoniale e di reddito.

Una parte dei dati, ad esempio quelli anagrafici, sono inseriti direttamente dall’interessato mentre i parametri reddituali o quelli relativi alla presenza o meno di trattamenti previdenziali vengono acquisiti direttamente dalle banche dati dell’Agenzia delle entrate e dell’INPS.

La DSU dev’essere presentata all’INPS in via telematica, collegandosi al portale dell’Istituto, se in possesso di PIN dispositivo o credenziali SPID / CNS. In caso contrario, ci si può avvalere del Contact center INPS o rivolgersi a patronati e intermediari abilitati.

Una volta presentata la DSU il valore dell’ISEE si ottiene in 10-15 giorni eccezion fatta per il mese di gennaio in cui i tempi si potrebbero allungare vista la mole di domande da gestire.

Documenti necessari per il rilascio dell’Isee 

Dal 1° gennaio 2020 debutterà l’Isee precompilata che eviterà ai dichiaranti di dover inserire i dati anagrafici, reddituali e quelli riguardanti gli immobili.

L’interessato dovrà tuttavia continuare ad auto-dichiarare le informazioni relative alla composizione del nucleo familiare, all’eventuale presenza di soggetti disabili oltre ad indicare qual è l’immobile in cui risiedono i componenti del nucleo familiare.

Nonostante il debutto dell’ISEE precompilata è bene raccogliere una serie di documenti necessari all’Isee per verificare se i dati in essa riportati sono corretti. In particolare, chi presenta la DSU 2020 dovrà considerare i redditi prodotti nel 2018, espressi nella Certificazione unica oltre che nel modello 730 / Unico.

Sarà altresì importante recuperare qualsiasi documento riguardante compensi, indennità, trattamenti previdenziali, somme esenti da tassazione, borse di studio e redditi prodotti all’estero.

Abbandonando la sfera reddituale, l’ISEE 2020 prenderà a riferimento il patrimonio mobiliare posseduto in Italia o all’estero al 31 dicembre 2018 e composto da:

  • Conti correnti bancari e / o postali;
  • Titoli di stato;
  • Libretti di deposito;
  • Azioni;
  • Obbligazioni;
  • Strumenti assicurativi di risparmio.

A tal proposito, la documentazione interessata sarà:

  • Estratti conto;
  • Patrimonio netto risultante da bilancio ovvero l’ammontare delle rimanenze finali e dei beni ammortizzabili al netto degli ammortamenti (per società e lavoratori autonomi);
  • Indicazione della banca in cui si detiene il conto corrente, data di apertura e di eventuale chiusura dello stesso.

Con riferimento invece al patrimonio immobiliare al 31 dicembre 2018 i documenti interessati dall’ISEE saranno certificati catastali, atti notali di compravendita o successione oltre alla quota capitale residua per i mutui.

Per chi è in affitto necessario invece il contratto di locazione registrato.

Da ultimo, con riferimento ai veicoli di proprietà (alla data in cui si inoltra la DSU) si dovranno fornire targa o estremi della registrazione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) o ai Registri delle Imbarcazioni da Diporto (RID) per auto e moto di cilindrata pari o superiore ai 500 cc ovvero di navi e imbarcazioni da diporto.

Modifiche nel corso del 2020: l’Isee corrente

Come fare se una volta presentato l’Isee cambiano le condizioni patrimoniali del nucleo familiare? A tal scopo è previsto il modello Isee corrente oggetto di modifica proprio nei mesi scorsi. Il restyling ha alleggerito i vincoli per chiedere un aggiornamento dell’ISEE.

I percettori del Reddito di cittadinanza potranno presentare l’Isee corrente se si troveranno in una delle seguenti condizioni:

  • Variazione delle condizioni occupazionali;
  • Variazione della situazione reddituale complessiva del nucleo familiare superiore del 25% rispetto a quanto dichiarato in precedenza;
  • Interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari per uno o più componenti il nucleo familiare.

Una volta presentato, l’Isee corrente ha validità sei mesi.

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Reddito di cittadinanza

L’introduzione del Reddito di Cittadinanza ha dato corpo e struttura alla svolta intrapresa dal nostro Paese nelle politiche di contrasto alla povertà avvenuta con l’avvio del Reddito di Inclusione. Più che di una svolta, si è trattato di una vera e propria rivoluzione epocale, paragonabile alla creazione del Servizio Sanitario Nazionale e alla chiusura dei manicomi. Una rivoluzione frutto di un lungo percorso di sperimentazioni e battute di arresto che ha visto protagonisti governi di diverso colore negli ultimi venti anni, e che si inserisce in un contesto culturale, quello italiano, ancora molto legato all’idea di aiuto come di una mera erogazione monetaria dallo Stato e ancora poco preparato, forse, alle logiche del “contrasto alla povertà”, della “condizionalità”e della “inclusione attiva”.Sulla nuova misura è stato detto tutto e il contrario di tutto, da politici, giornalisti, opinionisti, esperti, generando confusione non solo tra i cittadini, ma anche tra gli stessi tecnici e tra gli operatori.La finalità di questo manuale è illustrare e spiegare la nuova misura nella sua globalità, sistematizzando in chiave tecnico/professionale tutte le informazioni e le conoscenze necessarie per una corretta interpretazione dell’impianto stabile e della struttura normativa di riferimento, con particolare riferimento alle innovazioni introdotte e alle ricadute operative e organizzative sui territori e gli Enti locali, pubblici e privati: questo è infatti il taglio che ha guidato l’esposizione dei vari argomenti, anche quelli all’apparenza solo di stretto interesse degli utenti finali. Più nello specifico, l’obiettivo degli autori è fornire agli operatori della formazione professionale, dei servizi di orientamento, delle agenzie per il lavoro, dei servizi sociali e dell’assistenza alle persone in condizione di svantaggio sociale, tutti gli strumenti di base per una piena comprensione dei dispositivi normativi connessi ad ampio raggio al Reddito di Cittadinanza. Nicoletta Baracchini Giurista esperta di legislazione sociale e sanitaria. Consulente ANCI in materia di ISEE e componente del gruppo ministeriale sull’attuazione dell’ISEE. Collabora con Regioni ed Enti locali per le normative in materia di organizzazione, regolamentazione e valutazione di servizi pubblici. Emilio Gregori Partner e senior consultant di Synergia e docente di Statistica presso l’Università L. Bocconi di Milano. Si occupa di analisi di sistema per i servizi sociali; svolge consulenza e attività di formazione relativamente alla programmazione e pianificazione territoriale delle politiche sociali e delle misure di contrasto alla povertà. Giovanni Viganò Partner e senior consultant di Synergia e docente di Metodi Quantitativi per le Scienze Sociali presso l’Università L. Bocconi di Milano. Esperto nella progettazione e implementazione di Sistemi Informativi Sociali, è stato consulente esperto per conto del Formez del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nelle aree di Lavoro Comune con INPS e Regioni per l’implementazione del SIUSS.    

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Paolo Ballanti

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