Fra tutte le misure abbozzate, appare un provvedimento di pace fiscale, con la riapertura dei termini della Rottamazione ter, per consentire, stando alla prima bozza del Decreto fiscale 2020, circolante al 9 ottobre, una parità di trattamento tra i cittadini debitori della Rottamazione bis e quelli rientranti nella Rottamazione ter. La posta in gioco è la scadenza.
Vediamo in dettaglio le novità di questo Decreto fiscale sul piano di definizione agevolata.
>Rottamazione ter 2019: cosa succede dopo l’invio domanda. Iter e tempi<
Riapertura Rottamazione 2019, ultime novità Decreto Fiscale Manovra 2020
Pare orami non ci sia Legge di bilancio senza un qualche accenno a misure di Pace fiscale. E infatti, al titolo III della prima bozza del Decreto fiscale, circolante in queste ore, è stata inserita dal Governo giallo-rosso, una riapertura della Rottamazione ter, con scadenza dei termini prorogati per tutti al 30 novembre 2019.
Come si legge bene nell’articolo relativo della bozza di Decreto:
“La scadenza di pagamento del 31 luglio 2019 prevista dall’articolo 3, comma 2, lettere a) e b), 21, 22, 23 e 24, del decreto legge 23 ottobre 2018, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018, n. 136, è fissata al 30 novembre 2019”.
L’articolo a cui si fa riferimento altro non è che quello riferito alla Definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione, ossia la Rottamazione ter, il quale afferma che:
“I debiti, diversi da quelli di cui all’articolo 5 risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017, possono essere estinti, senza corrispondere le sanzioni comprese in tali carichi, gli interessi di mora di cui all’articolo 30, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973,n.602, ovvero le sanzioni e le somme aggiuntive di cui all’articolo 27, comma 1, del decreto legislativo 26 febbraio 1999, n. 46, versando integralmente, in unica soluzione entro il 31 luglio 2019”.
Le rate previste dal comma 1 scadono il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2019.
In sostanza lo scopo della norma contenuta nel prossimo decreto fiscale è garantire una parità di trattamento tra i debitori che hanno tempestivamente presentato l’adesione alla Rottamazione ter entro il 30 aprile 2019 (in pratica tutti quelli provenienti dalla Rottamazione bis o siano colpiti dal terremoto del Centro Italia del 2016) e quelli che hanno beneficiato della riapertura del termine di adesione al 31 luglio 2019.
Per i primi (gli aderenti alla Rottamazione bis e colpiti dal sisma 2016) il pagamento delle somme avrebbe dovuto essere effettuato in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2019 (o secondo le rate prescelte); mentre nel secondo caso, pur avendo aderito in un momento successivo alla Definizione agevolata pagheranno la prima rata entro il 30 novembre 2019.
Rottamazione ter 2019: nuova scadenza di pagamento
La proposta invece è molto semplificativa: scadenza per tutti fissata al 30 novembre 2019! Attenzione perché il termine ultimo non si riferisce alla scadenza per l’adesione, bensì al termine per il pagamento.
Infatti, come specificato a inizio articolo della bozza, la scadenza del 31 luglio 2019 è fissata al 30 novembre
Rottamazione ter: come funziona
Il Decreto fiscale 2019 (decreto Legge n. 119/2018) ha introdotto nell’ordinamento la Definizione agevolata 2018, conosciuta da tutti con il termine Rottamazione Ter. Questa opportunità di pace fiscale è aperta a tutti coloro che hanno uno o più debiti con Agenzia delle entrate-Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.
Aderendo è possibile rottamare i debiti relativi a somme affidate dagli Enti creditori ad Agenzia delle entrate-Riscossione rientranti nel periodo dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.
Ecco i debiti rientranti i questa opportunità di Definizione agevolata:
- i debiti per i quali non è mai stata chiesta una precedente Definizione agevolata;
- i debiti per i quali si era già aderito alle precedenti edizioni delle “rottamazioni” (DL n. 193/2016 e DL n. 148/2017), e non si era provveduto al pagamento delle rate;
- i debiti per i quali non è mai stata presentata domanda di Definizione e, per effetto di pagamenti già effettuati, risultano ancora dovute unicamente le somme a titolo di sanzioni e interessi di mora.
Come abbiamo detto questa tipologia di Rottamazione ha beneficiato mesi fa della riapertura dei termini al 31 luglio, facendo in modo che i contribuenti interessati potessero usufruirne esclusivamente per i debiti che non siano già stati inseriti in una precedente domanda di adesione alla “Rottamazione-ter” o al “Saldo e stralcio”, presentata entro lo scorso 30 aprile 2019.
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