La prestazione è stata ufficialmente introdotta nella Legge di bilancio 2021 nel pacchetto famiglia, ed ora il Governo ha deciso in occasione del Consiglio dei Ministri del 4 giugno di approvare un decreto che funge da soluzione ponte, valida dal 1° luglio fino al 31 dicembre 2021. Si prevede che nel 2022 l’assegno unico per figli diventerà universale.
“L’assegno unico e universale – ha spiegato la ministra della Famiglia Elena Bonetti – è un provvedimento che fa parte del Family Act e consiste in una quota che verrà data a ciascun figlio, dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età, mese dopo mese, maggiorato dal terzo figlio e nel caso anche di bambini disabili. E’ per tutti, e la quota dipenderà dal reddito, quindi le famiglie meno abbienti riceveranno di più, e le più ricche avranno solo una quota base”. Inoltre, una norma transitoria preannunciata dalla ministra consentirà di non perdere il beneficio anche alle famiglie che hanno detrazioni fiscali per figli di oltre 21 anni.
“L’assegno unico universale completo partirà a regime da gennaio 2022, ma il percorso comincerà dal primo luglio”, ha aggiunto la ministra Bonetti. E così è stato.
Vediamo in dettaglio in cosa consiste il sussidio omnicomprensivo, gli importi, da quando sarà erogato e a chi.
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Assegno unico famiglia 2021: cos’è
Dalle parole inserite nel documento economico e finanziario 2020 – il Def 2020 – che anticipa il succo della prossima Manovra di bilancio 2021, si tratta quindi di un riconoscimento di un assegno mensile per ciascun figlio minorenne a carico, a decorrere dal 7° mese di gravidanza.
In particolare il Def specifica che a sostegno della famiglia viene istituito il fondo assegno universale e servizi alla famiglia, destinato a finanziarie mediante appositi provvedimenti normativi la riorganizzazione degli istituti di sostegno e valorizzazione della famiglia.
Si era cominciato a parlare di Assegno universale per famiglie con figli già nella scorsa legge di bilancio 2020, ma tutto si è poi arenato: l’Assegno unico costava troppo, così per il 2020 non è stato inserito tra le misure a sostegno della famiglia in Manovra.
La Ministra Elena Bonetti ha spiegato che il percorso per l’erogazione dell’Assegno unico partirà dal 1° luglio 2021 per le famiglie con figli fino a 21 anni a carico, in modo graduale, ma la riforma entrerà a regime da gennaio 2022: “L’assegno unico universale completo partirà a regime da gennaio 2022, ma il percorso comincerà dal primo luglio.”
Con il decreto legge approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 giugno 2021, si introduce un assegno temporaneo (“assegno ponte”) destinato alle famiglie con figli minori che non abbiano diritto ai vigenti assegni per il nucleo familiare, che partirà dal 1° luglio 2021 e fino al 31 dicembre 2021.
Ricapitolando, l’Assegno unico figli sarà suddiviso in:
- assegno ponte per figli – dal 1° luglio al 31 dicembre 2021
- assegno unico universale strutturale – dal 1° gennaio 2022 in avanti
Assegno unico famiglia 2021: a chi spetta
Il nuovo Assegno unico spetta a TUTTE le tipologie di famiglia senza distinzione, come specificato dal ministro Gualtieri. Ciò significa che spetta:
- sia alle famiglie con lavoratori dipendenti
- sia alle famiglie con lavoratori autonomi
- sia alle famiglie con disoccupati e incapienti
La misura ponte che dovrà coprire i mesi dal 1 luglio 2021 fino al 2022, riguarda solo chi non ha avuto accesso ad altri sussidi familiari:
- disoccupati,
- lavoratori autonomi.
Inoltre ne avranno diritto i nuclei fino a 50mila euro di Isee. Potrà accedervi chi paga le tasse in Italia e sia qui residente da almeno 2 anni: sono ammessi cittadini italiani e Ue e titolari di permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca almeno semestrale.
Requisiti per l’Assegno unico universale
Tra i requisiti da possedere rientrano sicuramente quelli di cittadinanza, residenza e soggiorno. Il richiedente l’assegno deve cumulativamente:
- essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea, o suo familiare, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente;
- oppure essere cittadino di uno Stato non appartenente all’Ue in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca di durata almeno annuale;
- essere soggetto al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia;
- essere residente e domiciliato con i figli a carico in Italia per la durata del beneficio;
- essere stato o essere residente in Italia per almeno due anni, anche non continuativi;
- essere titolare di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno biennale;
Spetta inoltre dal 7° mese di gravidanza fino ai 21 anni compiuti.
> Consulta lo speciale Legge 104 <
Assegno unico famiglia 2021: gli importi
L’Assegno unico verrà erogato mensilmente, per 12 mesi e con importi stabiliti a seconda del totale ISEE presentato dalle famiglie e dal numero di figli fino a 21 anni.
Come si legge nel decreto: “A decorrere dal 1° luglio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, gli importi mensili in vigore dell’assegno per il nucleo familiare di cui all’articolo 2 del decreto-legge 13 marzo 1988, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 maggio 1988, n. 153, per i nuclei familiari fino a due figli sono maggiorati di euro 37,5 per ciascun figlio, per i nuclei familiari di almeno tre figli gli importi sono maggiorati di 55 euro per ciascun figlio.”
Inoltre:
- dal terzo figlio in poi ogni importo erogato è aumentato del 30%;
- per ogni figlio disabile è prevista una ulteriore maggiorazione di 50 euro.
Nella prima fase ponte, bonus e detrazioni restano in vigore per chi già li percepisce, cioè per i lavoratori dipendenti. A loro viene destinata una maggiorazione degli assegni familiari di:
- 37,50 euro al mese per ogni figlio per le famiglie con uno o due figli;
- 70 euro al mese per ogni figlio per le famiglie con tre o più figli.
Assegno unico figli 2021: tutti gli importi erogati per ogni fascia Isee
Assegno unico famiglia 2021: importi maggiorati per figli disabili e successivi al secondo
La legge stabilisce che :
- dal terzo figlio in poi ogni importo erogato è aumentato del 30%;
- Per i figli maggiorenni fino a 21 anni di età viene riconosciuto un assegno di importo inferiore, con possibilità di corresponsione dell’importo direttamente al figlio, su sua richiesta, al fine di favorirne l’autonomia;
- l’assegno è concesso solo nel caso in cui il figlio maggiorenne frequenti un percorso di formazione scolastica o professionale, un corso di laurea, svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa limitata con reddito complessivo inferiore a un determinato importo annuale, sia registrato come disoccupato e in cerca di lavoro presso un centro per l’impiego o un’agenzia per il lavoro o svolga il servizio civile universale;
- assegno mensile di maggiorato a favore delle madri di età inferiore a 21 anni;
- assegno mensile maggiorato di 50 euro per ciascun figlio con disabilità;
- anche quando il figlio disabile supera i 21 anni e resta a carico del genitore, l’assegno mensile (senza maggiorazione) continuerà ad essere erogato.
Importi Assegno temporanei figli
Stando alle indicazioni Inps, l’importo mensile dell’Assegno temporaneo spettante al nucleo familiare è determinato sulla base della tabella allegata al decreto-legge n. 79/2021, che individua i livelli di ISEE e gli importi mensili per ciascun figlio minore. In particolare, è prevista:
- una soglia minima di ISEE fino a 7.000 euro, fino alla quale gli importi spettano in misura piena, pari a 167,5 euro per ciascun figlio in caso di nuclei con uno o due figli, ovvero a 217,8 euro per figlio in caso di nuclei più numerosi;
- una soglia massima di ISEE pari a 50.000 euro, oltre la quale la misura non spetta.
Assegno unico figli disabili: a chi spetta, importi e maggiorazioni
Assegno unico famiglia 2021: come fare domanda
Per fare domanda occorre attenersi alle indicazione che fornite dall’Inps. Le prime sono arrivate il 22 giugno con il messaggio Messaggio n° 2371. Nello specifico la domanda di Assegno temporaneo è presentata, di norma dal genitore richiedente, entro e non oltre il 31 dicembre 2021.
Deve essere inoltrata una sola volta per ciascun figlio, attraverso i seguenti canali:
- portale web, utilizzando l’apposito servizio raggiungibile direttamente dalla home page del sito www.inps.it, se si è in possesso del codice PIN rilasciato dall’Istituto entro il 1° ottobre 2020, oppure di SPID di livello 2 o superiore o una Carta di identità elettronica 3.0 (CIE), o una Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
- Contact Center Integrato, chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
- gli Istituti di patronato, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.
Dal prossimo 1° luglio 2021 sarà disponibile on line la procedura telematica dedicata, tramite la quale i cittadini potranno presentare la domanda per la nuova misura.
Per le domande presentate entro il 30 settembre 2021, saranno corrisposte le mensilità arretrate a partire dal mese di luglio 2021. Successivamente al 30 settembre 2021, la decorrenza della misura corrisponderà al mese di presentazione della domanda.
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