Assegni familiari, cambia la domanda dal 1° aprile: come fare

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Addio al modello ANF/DIP (codice SR16) cartaceo: dal 1° aprile 2019, si modificano le modalità di richiesta per ottenere gli Assegni familiari, o meglio, gli assegni per il nucleo familiare. Infatti, dalla predetta data non è più possibile consegnare il modello cartaceo al proprio datore di lavoro per ricevere l’importo mensile direttamente in busta paga. Il nuovo procedimento prevede per i lavoratori dipendenti di aziende attive del settore privato non agricolo, l’obbligo di presentare la domanda direttamente all’INPS, esclusivamente in modalità telematica. Ciò al fine di garantire all’utenza il corretto calcolo dell’importo spettante e assicurare una maggiore aderenza alla normativa vigente in materia di protezione dei dati personali.

Ma quali sono i passaggi telematici da seguire per effettuare la richiesta telematica? Cosa accade per gli ANF già richiesti in maniera cartacea entro il 31 marzo 2019? Per quali ANF valgono le nuove modalità telematiche? Andiamo in ordine e vediamo nel dettaglio come presentare gli assegni per il nucleo familiare (ANF) dal 1° aprile 2019.

Assegno familiare (ANF): cos’è

L’assegno al nucleo familiare (in breve ANF), introdotto originariamente dall’art. 2 del D.L. 69/1988, convertito con modificazioni dalla L. 153/1988, è una prestazione economica di tipo assistenziale corrisposta materialmente dal datore di lavoro in busta paga al proprio dipendente, il quale conguaglia successivamente l’importo nel mod. F24 con i contributi previdenziali dovuti all’Istituto. La prestazione è rivolta ai lavoratori dipendenti o titolari di pensione e spetta in misura stabilita dalle tabelle fornite annualmente dall’INPS, che tiene conto degli scaglioni di reddito rapportati alle diverse situazioni familiari del richiedente.

“Assegni familiari 2019: a chi spettano e nuovi limiti. Novità Inps”

Assegni familiari 2019: a chi spettano

In particolare, l’ANF riguarda:

  • i lavoratori dipendenti;
  • i lavoratori dipendenti agricoli;
  • i lavoratori domestici;
  • i lavoratori iscritti alla Gestione Separata INPS;
  • i titolari di pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti (FPLD);
  • i fondi speciali ed ex ENPALS;
  • i titolari di prestazioni previdenziali ed i lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto.

Chi è escluso dagli Assegni familiari 

Sono, invece, esclusi dalla prestazione economica:

  • i piccoli coltivatori diretti, esclusivamente per le giornate di lavoro autonomo con le quali integrano quelle di lavoro agricolo dipendente;
  • i coltivatori diretti, coloni e mezzadri ed in fine i pensionati delle Gestioni speciali per i lavoratori autonomi.

Per questi ultimi vige la disciplina dell’assegno familiare e delle quote di maggiorazione delle pensione.

Assegni familiari (ANF): quando fare domanda 

Ai fini del riconoscimento dell’ANF, la domanda va presentata per ogni anno a cui si ha diritto, e decorre dal mese di luglio dell’anno di richiesta fino a fine giugno dell’anno successivo. I redditi da prendere in riferimento si riferiscono all’anno solare precedente a quello della richiesta di ANF (es. per le domande di ANF decorrente dal 1° luglio 2018 al 30 giugno 2019, occorre basarsi sui redditi prodotti nell’anno d’imposta 2017). A tal fine, bisogna considerare solo quelli assoggettabili all’IRPEF, al lordo delle detrazioni d’imposta, degli oneri deducibili e delle ritenute erariali. Sono da indicare anche i redditi esenti da imposta o soggetti alla ritenuta alla fonte a titolo di imposta o imposta sostitutiva. Inoltre, il reddito complessivo del nucleo familiare deve essere composto, per almeno il 70%, da reddito derivante da lavoro dipendente e assimilato.

In via generale, il lavoratore dipendente deve presentare la domanda al proprio datore di lavoro utilizzando il modello ANF/DIP (Codice SR16), con cui è resa anche una dichiarazione di responsabilità, ai sensi del D.P.R. 445/2000. Diversamente, se trattasi di addetto ai servizi domestici, operaio agricolo dipendente a tempo determinato, lavoratore iscritto alla Gestione separata INPS, la domanda va presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato.

Assegni familiari: nuove modalità di domanda

A decorrere dal 1° aprile 2019 le domande di assegno per il nucleo familiare devono essere presentate dal lavoratore all’INPS, esclusivamente in via telematica, mediante uno dei seguenti canali:

  • WEB, tramite il servizio on-line dedicato, accessibile dal sito www.inps.it, se in possesso di PIN dispositivo, di una identità SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2 o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Il servizio sarà disponibile dal 1° aprile 2019;
  • Patronati e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi, anche se non in possesso di PIN.

Nulla è stato innovati, invece, in merito alla gestione delle domande di ANF da parte dei lavoratori agricoli a tempo indeterminato (OTI), che continueranno ad essere presentate al datore di lavoro con il modello “ANF/DIP” (SR16) cartaceo come attualmente previsto.

Assegno familiari: gestione domande dal 1° aprile

Ma come funziona nel dettaglio la richiesta degli ANF e il successivo calcolo per l’inserimento dell’importo in busta paga?

Ebbene:

  • il lavoratore interessato fa richiesta – mediante una delle predette modalità – direttamente all’INPS in via telematica;
  • successivamente, l’Istituto Previdenziale ne calcola gli importi giornalieri e mensili teoricamente spettanti in riferimento alla tipologia del nucleo familiare e del reddito conseguito negli anni precedenti;
  • tali dati saranno poi messi a disposizione del datore di lavoro, che potrà prenderne visione attraverso una specifica utility, all’interno del “Cassetto previdenziale aziendale”, con specifica indicazione del codice fiscale del lavoratore ed eventualmente di quello del richiedente.
  • dopodiché, sulla base degli importi teoricamente spettanti, il datore di lavoro dovrà calcolare l’importo effettivamente spettante al richiedente, in relazione alla tipologia di contratto sottoscritto e alla presenza/assenza del lavoratore nel periodo di riferimento.

Attenzione però: la somma corrisposta mensilmente non potrà comunque eccedere quella mensile indicata dall’Istituto. Il datore di lavoro erogherà gli importi per la prestazione familiare con le consuete modalità, unitamente alla retribuzione mensile, e provvederà al relativo conguaglio con le denunce mensili.

Assegni familiari: domande arretrate 

Per quanto concerne la gestione di ANF arretrati, il datore di lavoro potrà pagare al lavoratore e conguagliare attraverso il sistema Uniemens esclusivamente gli assegni relativi ai periodi di paga durante i quali il lavoratore è stato alle sue dipendenze.

Pertanto, le prestazioni familiari relative ad anni precedenti, per periodi lavorativi alle dipendenze di un datore di lavoro diverso da quello attuale, dovranno essere liquidate dal datore di lavoro presso cui il lavoratore prestava la propria attività lavorativa nel periodo richiesto.

Assegni familiari: gestione domande fino al 31 marzo 2019

Alla luce del passaggio al canale telematico, a decorrere dal 1° aprile 2019, l’INPS consente la possibilità di inviare le richieste di ANF fino al 31 marzo 2019. Quindi:

  • per le domande inviate, entro e non oltre il 31 marzo 2019, in modalità cartacea;
  • e per le domande inviate, dal 1° aprile 2019, in maniera telematica;

i datori di lavoro possono procedere all’erogazione delle prestazioni di assegno per il nucleo familiare, nel periodo compreso fra il 1° aprile 2019 e il 30 giugno 2019.

Quindi, per gli assegni per il nucleo familiare presentati in modalità cartacea direttamente al datore di lavoro fino alla data del 31 marzo 2019, quest’ultimo dovrà, secondo le modalità sinora utilizzate, calcolare l’importo dovuto sulla base delle dichiarazioni presenti nell’istanza, liquidare gli assegni ed effettuare il relativo conguaglio al più tardi in occasione della denuncia Uniemens relativa al mese di giugno 2019. Dopo la predetta data non sarà più possibile effettuare conguagli per assegni per il nucleo familiare che non siano stati richiesti con le nuove modalità telematiche.

Daniele Bonaddio

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