Smart working 2019: chi può chiederlo. Novità Legge di bilancio

Paolo Ballanti 25/02/19
Nella Legge di bilancio 2019 c’è spazio anche per lo smart working o “lavoro agile” quella particolare modalità di esecuzione della prestazione lavorativa che ha il duplice scopo di incrementare la produttività aziendale e di conciliare i tempi di vita e di lavoro.

La Manovra (art. 1 comma 486 Legge n. 145/2018) ha disposto l’obbligo per i datori di dare priorità d’accesso allo smart working:

  • Alle madri nel triennio successivo al termine del congedo obbligatorio di maternità;
  • Ai lavoratori con figli in condizioni di disabilità ai sensi della Legge 104.

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Al di là delle novità citate, in cosa consiste lo smart working? Vediamolo nel dettaglio

Smart working 2019: cos’è 

Il lavoro agile è stato introdotto dalla Legge n. 81/2017 (cosiddetto Jobs act del lavoro autonomo) come una particolare tipologia di svolgimento del lavoro, in cui parte dell’attività è svolta nei locali aziendali, il resto all’esterno senza una postazione fissa.

Lo smart working si caratterizza per essere una modalità di lavoro flessibile, con riferimento:

  • Al luogo di lavoro, posto che la prestazione può essere eseguita all’interno o all’esterno dell’azienda;
  • All’orario di lavoro, considerato che la prestazione dev’essere svolta entro i limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale.

Il lavoro agile si differenzia dal telelavoro dal momento che nel primo non è obbligatorio legarsi a un luogo fisico fisso in cui rendere la prestazione. L’attività può essere svolta in qualunque posto dotato delle strumentazioni tecnologiche necessarie, ad esempio internet cafè o luoghi dotati di connessione wi-fi.

Smart working: come funziona

Per attivare lo smart working l’azienda deve stipulare un apposito accordo scritto con il dipendente, distinto dal contratto di lavoro.

Nel documento le parti stabiliscono:

  • Modalità di esecuzione della prestazione;
  • Modalità di esercizio del potere disciplinare e di controllo da parte del datore di lavoro;
  • Tempi di riposo e di disconnessione del lavoratore dagli strumenti di lavoro.

Allo smart worker spetta il medesimo trattamento economico e gli stessi diritti di coloro che svolgono l’attività in azienda, ivi compresa la tutela contro gli infortuni, l’aggiornamento professionale e la formazione continua.

Smart working: incentivi fiscali e contributivi

Anche a coloro che svolgono l’attività in regime di smart working spettano gli incentivi fiscali e contributivi previsti per la generalità dei lavoratori subordinati come quelli relativi ai premi di produttività o all’assunzione di under 35.

Smart working: durata

Le parti sono libere di definire la durata dell’accordo di smart working che pertanto può avere un termine (con possibili proroghe) o essere a tempo indeterminato.

Smart working 2019: ultime novità Legge di bilancio

La legge di bilancio 2019 prevede l’obbligo per il datore di lavoro di dare priorità alle richieste di smart-working da parte delle lavoratrici nei 3 anni successivi alla conclusione del periodo di congedo obbligatorio di maternità e ai lavoratori con figli disabili, in caso di stipula di accordi aziendali per il lavoro agile ( come previsto dall’ articolo 16 del decreto legislativo n. 151/2001).

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