Legge Anticorruzione, dal Daspo alla prescrizione: cosa prevede

Redazione 21/12/18
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Il cosiddetto spazzacorrotti è diventato la nuova Legge Anticorruzione: ha incassato il terzo e ultimo via libera dalla Camera ed è diventata legge di Stato. All’interno del provvedimento sono state introdotte diverse novità in tema giustizia: dal Daspo ai corrotti fino all’inasprimento pene, dallo stop alla prescrizione dal 2020 fino all’inasprimento pene.

Vediamo in dettaglio le principali misure inserite nel Decreto Anticorruzione diventato legge e quali conseguenze avrà sul piano della giustizia.

Legge Anticorruzione: Daspo a vita per i corrotti

Viene introdotto innanzitutto il Daspo a vita per i corrotti: l’incapacità a vita di contrattare con la pubblica amministrazione e interdizione perpetua dai pubblici uffici per i pubblici ufficiali. Un divieto previsto, tra i tanti, per i reati di:

  • peculato,
  • concussione,
  • corruzionepropria e corruzione in atti giudiziari
  • corruzione impropria,
  • corruzione propria aggravata,
  • l’induzione indebita a dare o promettere utilità,
  • corruzione di persona incaricata di pubblico servizio

Legge Anticorruzione: intercettazioni con i Trojan

Via libera alle intercettazioni, tra presenti nelle abitazioni o in altri luoghi di privata dimora, mediante l’utilizzo dei trojan.

Legge Anticorruzione: al via il ravvedimento operoso

Viene previsto il ravvedimento operoso per chi si pente, si autodenuncia, si ravvede e collabora con la giustizia, ma ad alcune condizioni. Chi si ravvede deve farlo entro 4 mesi dalla data di commissione del reato. È stato escluso da ciò il reato di traffico di influenze illecite.

Legge Anticorruzione: inasprimento pene

Inasprite le pene per chi si macchia del reato di corruzione impropria, che passano nei limiti minimi da uno a tre anni di carcere e nei massimi da sei a otto anni. Giro di vite poi sull’appropriazione indebita, con pene che includono la reclusione da due a cinque anni e la multa da 1.000 a 3.000 euro.

Legge Anticorruzione: riabilitazione più veloce

Si abbreviano i tempi concessi ai corrotti per poter ottenere la riabilitazione. Si passa da 12 a 7 anni. Tuttavia, la riabilitazione non ha effetto sulle pene accessorie perpetue.

Legge Anticorruzione: Stop alla prescrizione dal 2020

Una delle norme che ha suscitato più polemiche, la prescrizione viene sospesa dalla data di pronuncia della sentenza di primo grado, che sia una pronuncia di condanna o di assoluzione. Questa norma entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2020. La si voleva far entrare in vigore, ma alla fine la norma è stata posticipata al 2020.

Legge Anticorruzione: agente sottocopertura

La nuova legge Anticorruzione prevede la figura dell’agente sotto copertura per i reati di corruzione, in particolare per il contrasto ai reati commessi contro la pubblica amministrazione come la corruzione. Cosa diversa comunque dall’agente provocatore.

Legge Anticorruzione: più trasparenza per i partiti

Partiti e associazioni collegate saranno obbligati a maggiori obblighi di rendicontazione. Diventa obbligatorio pubblicare sul sito internet del partito o del movimento politico i dati di chi eroga contributi per una cifra maggiore ai 500 euro in un anno. Quindi, più trasparenza per le donazioni sopra i 500 euro. Inoltre le cooperative non potranno più finanziare i partiti. Le fondazioni poi saranno sottoposte agli stessi obblighi di trasparenza imposte ai partiti.

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Codice dell’ Anticorruzione e della Trasparenza

Le materie del contrasto alla corruzione e della trasparenza nelle pubbliche amministrazioni sono state oggetto di numerosi interventi normativi negli ultimi anni: sull’anticorruzione, con la Legge 6 novembre 2012, n. 190, fondata sull’introduzione di strumenti di prevenzione attiva; sulla trasparenza, con il D.lgs. n. 33/2013, che ha previsto gli obblighi di pubblicazione di documenti, dati e informazioni e con il D.lgs. n. 97/2016, che ha introdotto l’istituto dell’accesso generalizzato.Altra significativa innovazione è stata la costituzione progressiva di un’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), autorità indipendente che ha contribuito a produrre nuove regole, anche in via di interpretazione della legislazione vigente.Considerata la forte dispersione della disciplina, per entrambe le materie, in distinti corpi normativi e il concorrere di fonti di rango diverso, questo nuovissimo Codice organizza in modo strutturato i principali atti normativi e si configura come un supporto conoscitivo indispensabile per i RPCT e operatori del diritto sui principali strumenti di contrasto alla corruzione introdotti dall’ordinamento.Il Codice è articolato in 10 parti: 1. Convenzioni internazionali 2. La disciplina in materia di prevenzione della corruzione3. La repressione penale della corruzione4. La disciplina in materia di trasparenza5. La disciplina delle inconferibilità, incompatibilità, ineleggibilità e incandidabilità nel settore pubblico6. La normativa in materia di conflitti di interesse e di codici di comportamento dei dipendenti pubblici7. La disciplina delle segnalazioni di illeciti da parte dei dipendenti pubblici (c.d. “whistleblowers”) 8. La disciplina delle società a partecipazione pubblica e degli altri enti di diritto privato in tema di trasparenza e prevenzione della corruzione9.Le misure straordinarie di gestione,sostegno e monitoraggio delle imprese10. L’organizzazione dell’Autorità Nazionale Anticorruzione), ciascuna delle quali preceduta da una brevissima presentazione e contenente norme legislative, norme regolamentari e norme di soft law (prevalentemente nella veste di Linee guida), emanate dall’A.N.A.C.Raffaele Cantone – Presidente dell’Autorità Nazionale AnticorruzioneFrancesco Merloni – Consigliere A.N.AC.Barbara Coccagna – Funzionario A.N.AC.Vittorio Scaffa – Funzionario A.N.AC. 

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