Il Totocalcio se l’emendamento sarà approvato, dirà quindi addio agli italiani. Vediamo cosa accadrà in concreto
Addio al Totocalcio: ecco perché
Dopo 72 anni di vita un emendamento alla Manovra potrebbe mandare in pensione la schedina e il numero vincente 13 (anche a dire il vero il gioco ha subito negli anni parecchi cambiamenti rispetto a come lo ricordiamo).
L’emendamento proposto prevede una riforma dei concorsi pronostici sportivi attraverso la sospensione e chiusura di specifici giochi compresi nel palinsesto dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, tra cui proprio il Totocalcio, Il9 e il Totogol.
I motivi sono due:
- Diminuire i rischi legati al fenomeno del gioco d’azzardo (anche se il totocalcio non rientra tra i giochi a rischio ludopatia);
- Il trend negativo nella raccolta che il gioco riporta da oltre un decennio a causa dell’aumento dei giochi offerti, la bassa percentuale di payout rispetto ad altri giochi, il fatto che la formula tutto sommato è rimasta invariata, a fronte della crescita di nuove tipologie di gioco.
Una raccolta che nel 2017 si è attestata a 17.197.488,00 euro, per un totale di imposta unica accertata di 5.819.629.,32. Questo a fronte di 273.949.733,00 di raccolta e 92.704.589,65 di imposta unica del 2006. Un vero e proprio crollo nella raccolta.
Addio al Totocalcio: il nuovo concorso
Per tutti questi motivi, l’emendamento propone una riformulazione della proposta dei concorsi con una sostituzione del Totocalcio con un nuovo gioco che, oltre a ridurre l’offerta in termini di prodotti disponibili, potrà garantire un aumento della raccolta per giochi con un livello di compulsività basso. Il prodotto sarà promosso e potrà essere pubblicizzato, in deroga ai divieti del decreto dignità sulla pubblicità del gioco d’azzardo, dalla nuova Spa pubblica dello sport che potrà contare anche dalle entrate erariali sui concorsi pronostici sportivi.
Rispetto al vecchio Totocalcio dal 1° luglio 2019 cambiano anche le percentuali di ripartizione della raccolta e la quota destinata a montepremi:
• il 75% sarà restituito in vincite rispetto all’attuale 50%;
• il 5% sarà riconosciuta come compenso del concessionario;
• l’8% a titolo di aggio per il punto vendita;
• il 12% destinata alla società Sport e Salute Sp per le attività di promozione del gioco e a forme di integrazione del nuovo concorso con attività sociali, sportive, culturali, nonché a proposte di sviluppo.
Sarà poi eliminata dal 1° luglio 2019 l’imposta unica sui concorsi pronostici sportivi e sulle scommesse a totalizzatore sportive e non e il diritto fisso.
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