Anomalie Dichiarazioni Iva, avvisi in arrivo dal Fisco: ecco cosa fare

Redazione 19/12/18
In arrivo le lettere di avviso firmate Agenzia delle entrate per tutti i casi di anomalie riscontrate tra volume d’affari dichiarato e importo delle operazioni comunicate dai contribuenti e dai loro clienti. È stata la stessa Agenzia a dare comunicazione con un provvedimento adottato e diffuso lo scorso 17 dicembre.

Lettere da prendere in debita considerazione, perché avvertiranno il contribuente della discrepanza tra le informazioni comunicate e lo esorteranno a correggere il tiro, effettuando eventuali segnalazioni e procedendo con il ravvedimento operoso.

Vediamo in modo dettagliato chi si vedrà recapitare le lettere di compliance del Fisco per anomalie tra spesometro e dichiarazione iva e come ci si dovrà comportare, una volta ricevuto l’avviso.

Anomalie Dichiarazioni Iva: chi riceverà l’avviso del Fisco

Le lettere di avviso delle Entrate saranno spedite a tutti i soggetti titolari di partita IVA per i quali, dai controlli effettuati dall’Agenzia delle Entrate, sono emerse differenze e discrepanze tra il volume d’affari dichiarato con la dichiarazione IVA 2018 e l’importo delle operazioni comunicate dai contribuenti e dai loro clienti tramite lo spesometro. Tutto in riferimento all’anno d’imposta 2017.

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Anomalie Dichiarazioni Iva: come saranno spediti gli avvisi

In tutti questi casi l’Agenzia delle entrate procederà a una spedizione mediante due modalità:

  • Via posta certificata Pec;
  • Via posta ordinaria (qualora il contribuente non sia registrato nell’elenco INI Pec o nel caso in cui l’indirizzo non si più attivo).

La stessa comunicazione comunque e le relative informazioni di dettaglio sono consultabili, da parte del contribuente, all’interno dell’area riservata del portale informatico dell’Agenzia delle Entrate denominata “Cassetto fiscale” e nel portale “Fatture e Corrispettivi”. Chiunque quindi può consultare la propria situazione

Avviso anomalie Dichiarazioni Iva: cosa contiene la lettera

Con questa tipologia di avviso, L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei contribuenti soggetti passivi IVA coinvolti le informazioni derivanti dal confronto tra i dati comunicati dai contribuenti stessi e dai loro clienti soggetti passivi IVA, da cui risulterebbe che tali contribuenti abbiano omesso, in tutto o in parte, di dichiarare il volume d’affari conseguito per il periodo di imposta 2017

L’Agenzia delle Entrate rende disponibili le seguenti informazioni e il seguente dettaglio dei dati:

  • codice fiscale, denominazione, cognome e nome del contribuente;
  • numero identificativo della comunicazione e anno d’imposta;
  • codice atto;
  • totale delle operazioni comunicate dai clienti soggetti passivi IVA e di quelle effettuate nei confronti di consumatori finali comunicate dal contribuente stesso ai sensi dell’articolo 21 del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78;
  • modalità attraverso le quali consultare gli elementi informativi di dettaglio relativi all’anomalia riscontrata.

Avviso anomalie Dichiarazioni Iva: come comportarsi

È arrivata nell’account Pec o nella buchetta la lettera di avviso, che l’Agenzia delle entrate chiama “Comunicazione per la promozione dell’adempimento spontaneo”. Cosa deve fare a questo punto il contribuente?

Se è arrivata, significa che le Entrate hanno riscontrato un’anomalia, cioè delle differenze tra il volume d’affari dichiarato e l’importo delle operazioni comunicate dai contribuenti e dai loro clienti.

A questo punto i contribuenti possono procedere con il ravvedimento operoso: quindi regolarizzare gli errori o le omissioni eventualmente commessi secondo le modalità previste dall’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, beneficiando della riduzione delle sanzioni.

Il ravvedimento operoso per la riduzione delle sanzioni potrà essere adottato a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata ovvero che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo, di cui i soggetti interessati abbiano avuto formale conoscenza.

In ogni caso, le Entrate precisano che i contribuenti coinvolti possono comunque richiedere informazioni ovvero segnalare all’Agenzia delle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti.

Redazione

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