Ma come possono, i cittadini italiani che percepiscono pensioni all’estero, chiedere le detrazioni per carichi familiari? Cosa accade se non rinnovano annualmente la domanda di attribuzione dei carichi familiari? Esiste un termine entro il quale presentare all’Inps la domanda per ottenere l’agevolazione fiscale?
Le risposte ai quesiti posti sono state fornite recentemente dall’INPS con il Messaggio n. 4161 del 9 novembre 2018. Andiamo quindi in ordine e vediamo nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere in merito alla detrazione per carichi familiari dei pensionati esteri.
Detrazioni per carichi familiari: a quanto ammontano?
Prima di entrare nel merito dell’intervento di prassi dell’Istituto previdenziale, pare opportuno riepilogare brevemente la disciplina delle detrazioni per carichi familiari. La norma di riferimento è contenuta nel Tuir (Dpr n. 917/1986) all’art. 12 che contiene le modalità di calcolo. L’articolato distingue innanzitutto il caso in cui il reddito complessivo del contribuente supera o meno i 15.000 euro, quindi avremo una detrazione di:
- 800 euro, diminuiti del prodotto tra 110 euro e l’importo corrispondente al rapporto fra reddito complessivo e 15.000 euro, se il reddito complessivo non supera 15.000 euro;
- 690 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 40.000 euro;
- 690 euro, se il reddito complessivo è superiore a 40.000 euro ma non a 80.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 80.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 40.000 euro.
Molto più semplicemente, i calcoli da fare sono i seguenti:
- fino a € 15.000: € 800 – 110 x (reddito complessivo/15.000);
- da € 15.001 a € 40.000: € 690;
- da € 40.001 a € 80.000: € 690 x [1 – (redd.complessivo-40.000)/40.000]
Inoltre, la detrazione spettante per il coniuge è aumentata di un importo pari a:
- 10 euro, se il reddito complessivo è superiore a 29.000 euro ma non a 29.200 euro;
- 20 euro, se il reddito complessivo è superiore a 29.200 euro ma non a 34.700 euro;
- 30 euro, se il reddito complessivo è superiore a 34.700 euro ma non a 35.000 euro;
- 20 euro, se il reddito complessivo è superiore a 35.000 euro ma non a 35.100 euro;
- 10 euro, se il reddito complessivo è superiore a 35.100 euro ma non a 35.200 euro;
Quando un familiare è considerato fiscalmente a carico?
Naturalmente per poter fruire delle detrazioni per carichi familiari è necessario che il componente della famiglia sia considerato fiscalmente a carico. La legge, a tal proposito, stabilisce che sono a carico i familiari con redditi inferiori a € 2.840,51.
Sul punto, la Legge di Bilancio 2018 (L. n. 205/2017) all’art. 1, co. 252 e 253 ha disposto, ad integrazione di quanto previsto dall’articolo 12, comma 2, del TUIR che, a decorrere dal 1° gennaio 2019, per i figli di età non superiore a 24 anni il limite di reddito complessivo per essere considerati fiscalmente a carico è elevato a 4.000 euro (anziché 2.840,51 euro).
Pensioni all’estero: come chiedere detrazioni per carichi familiari
Per il periodo d’imposta 2019, i pensionati esteri possono richiedere all’INPS l’applicazione delle detrazioni per carichi di famiglia, in due modi:
- direttamente, con PIN dispositivo o credenziali SPID di secondo livello accedendo al servizio on line dedicato, disponibile nel sito istituzionale www.inps.it al seguente percorso: “Prestazioni e Servizi” > “Fascicolo previdenziale cittadino” > “D.21/09/2015 Rich. Detr. Res. Estero”;
- avvalendosi dell’assistenza gratuita dei Patronati, che hanno a disposizione il medesimo applicativo nell’apposita sezione loro dedicata, accedendo dal sito istituzionale www.inps.it al seguente percorso: “Tutti i Servizi” > “Servizi per i Patronati” > “Gestione Residenti Estero” >”D. 21/09/2015 Rich. Detr. Res. Estero”.
Eventualmente l’INPS acquisirà anche domande cartacee, complete di attestazione dei requisiti prescritti dalla normativa vigente, fatte pervenire dai cittadini.
Pensioni all’estero: scadenza domanda detrazioni per carichi familiari
Per chi ha già fruito di detrazioni per carichi di famiglia nel corso del 2018, l’INPS manterrà anche per il periodo d’imposta 2019 le suddette detrazioni se la presentazione della domanda di applicazione annuale sarà effettuata entro il 15 febbraio 2019. Chiaramente, eventuali variazioni dello stato di famiglia in corso d’anno devono essere tempestivamente comunicati all’Istituto previdenziale.
Diversamente, laddove la richiesta di detrazioni dovesse avvenire dopo il termine del 15 febbraio 2019, si procederà alla revoca delle stesse, con effetto dalla rata di aprile 2019 per tutte le gestioni. Da tale mese, quindi, l’INPS avvia il recupero delle detrazioni provvisoriamente attribuite nelle mensilità in 11 rate.
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