In poco più di quindici giorni sono state preparate (e immediatamente abbandonate) diverse proposte per provare a mantenere inalterati i saldi, in modo da rassicurare UE e mercati.
Su queste pagine abbiamo già osservato come il Governo abbia completamente trascurato le tante opportunità di risparmio che deriverebbero dalla compiuta digitalizzazione dell’attività amministrativa; in merito, il caso più eclatante di tutti è sicuramente quello della c.d. “fatturazione elettronica“. Con questa locuzione si intende l’utilizzo delle tecnologie info-telematiche nelle attività di fatturazione senza la necessità di dover ricorrere alla stampa su carta.
La possibilità di emettere e conservare fatture solo in formato digitale è stata introdotta nell’ordinamento italiano dal D. Lgs n. 52/2004 che ha recepito la Direttiva Comunitaria n. 200/115/CE. La digitalizzazione del processo di fatturazione consentirebbe di conseguire notevoli benefici: riduzione di costi e aumento di competitività per le imprese, semplificazione e maggiore trasparenza nei procedimenti amministrativi. Secondo i dati presentati dall’ ABI nel 2010, la piena diffusione della fattura elettronica dovrebbe comportare minori costi per il Paese stimati tra 10 e 60 miliardi di euro l’anno, pari a una quota di PIL tra l’1% e il 4%; solo la Pubblica Amministrazione risparmierebbe circa 3 miliardi di euro l’anno.
Per questo motivo il Legislatore, con la Legge n. 244/2007 (Finanziaria 2008) ha già deciso di rendere obbligatoria la fatturazione elettronica nei rapporti con la Pubblica Amministrazione.
Tuttavia, come spesso accade nel nostro Paese, questa importante riforma è bloccata da oltre tre anni perché non sono ancora state emanate le regole tecniche che devono essere adottate con decreto del Ministro dell’Economia.
Da oltre un anno, i soliti bene informati dicono che il decreto – ormai definito nei contenuti – sia “alla firma del Ministro”; eppure, a tutt’oggi, le regole tecniche non sono ancora state pubblicate, impedendo alla P.A. e al Paese di utilizzare le nuove tecnologie per essere più moderni ed efficienti.
A prescindere da ogni valutazione in merito all’inefficienza del nostro sistema di normazione, sorge spontanea un’osservazione. Tutti dicono che il Governo stia cercando spese da tagliare; forse, prima di pensare ai TFR, alle pensioni e alle tredicesime dei dipendenti o di introdurre nuove tasse, perché il Ministro non guarda sulla sua scrivania e firma il decreto sulla fattura elettronica?
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