Si potrà quindi richiedere il pagamento solo di alcune cartelle, con l’emissione di nuovi bollettini di pagamento RAV. Un’operazione che è possibile effettuare accedendo al servizio messo a disposizione dall’Agenzia delle entrate – Conti TU: uno strumento online con cui il cittadino può rimettere mano alla rottamazione, purché lo faccia entro il 31 luglio..
Vediamo come funziona.
Rottamazione cartelle: come chiedere la modifica
Utilizzando il servizio Conti Tu, basterà accedere al portale online dell’Agenzia delle entrate per chiedere l’emissione di nuovi bollettini RAV. Ecco come:
- accedere al portale online dedicato a Conti Tu;
- inserire nel form dedicato codice fiscale, email di riferimento, numero di comunicazione inviata dall’Agenzia delle entrate-Riscossione, data della comunicazione inviata dall’Agenzia delle entrate;
- inserire uno alla volta i numeri progressivi di tutte le cartelli/avvisi/carichi che si intende pagare;
- terminato l’inserimento, cliccare su verifica.
A questo punto il servizio farà un calcolo dell’importo di ciascuna rata e del totale da pagare. Da tenere comunque presente è che il numero di rate resta quello indicato nella richiesta di adesione alla definizione agevolata (rottamazione cartelle).
Per ogni comunicazione ricevuta sarà possibile generare nuovi bollettini Rav per un massimo di 3 volte.
Rottamazione cartelle: quando pagare
Come stabilito dal decreto legge n. 148 del 2017 (convertito in legge), che ha introdotto diverse modifiche, il pagamento della quarta rata delle cartelle esattoriali, entro il 30 aprile 2018, slittato poi al 31 luglio.
A richiesta di definizione agevolata (rottamazione cartelle) presentata, come appunto stabilito dal sopracitato decreto:
- si doveva pagare entro il 7 dicembre 2017, la rata scaduta il 30 novembre, se prevista dal piano di definizione agevolata, pena perdita dei benefici delle rottamazione;
- si doveva entro il 7 dicembre regolarizzare la propria posizione nel caso di irregolarità nel pagamento delle prime due rate di luglio e settembre 2017, pena perdita dei benefici della rottamazione;
- riammette ai benefici previsti dalla Definizione agevolata, senza ulteriori adempimenti, anche chi ha pagato in ritardo le rate in scadenza a luglio e settembre, che potrà quindi proseguire con i pagamenti previsti dal proprio piano;
- posticipa al 31 luglio 2018 la scadenza dell’eventuale quarta rata, inizialmente prevista ad aprile 2018.
- Resta invece invariato il termine per il pagamento della quinta rata in scadenza, ove dovuta, al 30 settembre 2018.
Vista la proroga del pagamento dal 30 aprile al 31 luglio 2018, il bollettino Rav contenente la data del 30 aprile può essere pagato entro il 31 luglio. Data ultima anche per la richiesta di modifica del Piano di definizione mediante servizio Conti Tu, per chi vuole pagare solo alcuni avvisi o cartelle.
Rottamazione cartelle: cosa succede se non modifico entro il 31 luglio
Deve fare molta attenzione chi entro il 31 luglio non riesce a chiedere alcuna modifica al Piano di definizione agevolata e non paga tutte le rate già previste, perché in tal caso decadrà dalla rottamazione e non avrà più chanches di chiedere rateizzazioni ulteriori.
Rottamazione cartelle: cosa succede se non si paga una rata
In linea generale, una volta ottenuto un piano di definizione agevolata, si devono pagare tutte le rate generate. Il mancato pagamento anche di una sola rata del piano può far decadere il beneficio della rottamazione e l’Agenzia potrà riprendere a riscuotere quanto dovuto.
Per approfondimenti, consulta lo Speciale sulla “Rottamazione cartelle”
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