Una preriunione del Consiglio dei ministri si è svolta oggi intorno alle 12,30. Per questa sera si attende quindi il Cdm vero e proprio, quello che dovrà far uscire dalla stanza dei bottoni un decreto in carne ed ossa, approvato dal governo.
Intanto questa è la bozza che anticipa alcune misure, contenute già nei precedenti documenti e limate un po’ rispetto a quelle presentate nei giorni scorsi. I capisaldi comunque restano e vengono sventolati dal governo lega stellato come un passo in più verso il cambiamento.
Il testo è composto da 12 articoli, una volta discusso e approvato, sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale e poi trasmesso alle Camere per l’iter di conversione in legge.
Ecco alcuni punti contenuti nella bozza del decreto (scarica qui la bozza).
Decreto dignità: contratti a termine con causale
In caso di stipula del primo contratto a tempo determinato, di durata non superiore a 12 mesi di lavoro, l’eventuale rinnovo sarà possibile esclusivamente a fronte di esigenze: temporanee e oggettive, estranee all’ordinaria attività del datore di lavoro, connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili dell’attività ordinaria, relative a lavorazioni e a picchi di attività stagionali, individuati con decreto del ministero del Lavoro. Si applicherà, inoltre, un costo contributivo crescente di 0,5 punti per ogni rinnovo a partire dal secondo.
Decreto dignità: stretta sulle delocalizzazioni
Qualunque azienda italiana (o estera che operi in Italia) che abbia beneficiato di aiuti di stato e decida prima dei 5 anni dal beneficio di lasciare il Paese per de localizzare in uno stato estero, perde il contributo ottenuto, con multe da 2 a 4 volte il beneficio percepito.
Decreto dignità: stop alla pubblicità del gioco d’azzardo
È vietata la pubblicità di giochi e scommesse con vincite in denaro. Nel testo si precisa che lo stop non vale anche per “i loghi sul gioco sicuro e responsabile dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”. Confermate le sanzioni, che si applicheranno “de futuro”, al 5% del valore ma con un minimo di 50mila euro.
Decreto dignità: spesometro e split payment
Il pacchetto fisco viene alleggerito con ritocchi al redditometro, slittamento della scadenza dello spesometro al 28 febbraio (dal 30 settembre) e stop allo split payment solo per i professionisti e le prestazioni di servizi rese alle PA.
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