Adesso il governo Conte, salvo cataclismi e cause di forza maggiore, è realtà. Il nuovo premier davanti ai cronisti si dichiara emozionato:dovrebbe giurare oggi pomeriggio alle 16:00.
Per Salvini e Di Maio ruoli di primo piano nel governo Lega M5S
Il leader della Lega Matteo Salvini e il capo politico del Movimento 5 Stelle sarannno entrambi ministri e vice-premier. Salvini ricoprirà la carica di ministro dell’Interno, Di Maio quella di ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico.
Gli uomini dell’esecutivo
Il Governo Lega M5S si appresta a partire, Giuseppe Conte ha già comunicato l’elenco dei ministri che faranno parte dell’esecutivo. Una lista abbastanza equilibrata, considerando i rapporti di forza basati sulla differenza di consenso tra Lega e Movimento 5 Stelle alle ultime elezioni. Ecco tutti i nomi dei futuri ministri:
Giancarlo Giorgetti, Lega, Sottosegretario alla presidenza del Consiglio
Lorenzo Fontana, Lega, Ministro della Famiglia e Disabilità
Giulia Bongiorno, Lega, Ministro della Pubblica Amministrazione
Gian Marco Centinaio, Lega, Ministro delle Politiche Agricole
Marco Bussetti, Lega, Ministro dell’Istruzione
Erika Stefani, Lega, Ministro degli Affari regionali e autonomie
Giovanni Tria, Ministro dell’Economia
Paolo Savona, Ministro degli Affari Europei
Enzo Moavero Milanesi, Ministro degli Esteri
Alfonso Bonafede, M5S, Ministro della Giustizia
Elisabetta Trenta, M5S, Ministro della Difesa
Danilo Toninelli, M5S, Ministro delle Infrastrutture
Giulia Grillo, M5S, Ministro della Salute
Riccardo Fraccaro, M5S, Ministro dei Rapporti col Parlamento
Sergio Costa, M5S, Ministro dell’Ambiente
Barbara Lezzi, M5S, Ministro del Sud
Alberto Bonisoli M5S, Ministro della Cultura
I dubbi del nuovo ministro dell’Economia sul reddito di cittadinanza
C’è una curiosità sul nuovo Ministro dell’Economia del governo Lega M5S, Giovanni Tria. L’uomo che ha sostituito Paolo Savona, proprio come lui, è un euro-critico in sintonia con la sua opinione sulla Germania. Qualche settimana fa disse di concordare in pieno con Savona e con la sua provocazione in cui sosteneva che “la Germania deve lasciare l’euro se non è disposta a modificarlo in modo che possa funzionare non solo nel suo interesse”.
Ma soprattutto non è un estimatore di quel reddito di cittadinanza, tanto caro ai 5Stelle. Tempo fa aveva affermato: “Non sappiamo ancora cosa sarà questo reddito di cittadinanza e, quindi, le risorse richieste e l’ampiezza dei beneficiari. Esso sempre oscillare tra una indennità di disoccupazione un poco rafforzata e un provvedimento, improbabile, tale da configurare una società in cui una parte della popolazione produce e l’altra consuma”.
Inoltre, l’economista, si è dichiarato simpatizzante della flat tax: “Più interessante è l’obiettivo della flat tax, che coincide con l’obiettivo di riduzione della pressione fiscale come condizione di una politica di crescita, soprattutto se si vede questo obiettivo non tanto come un modo per aumentare il reddito spendibile delle famiglie e imprese, e quindi sostenere la domanda interna, ma come un modo per aumentare il rendimento dei fattori produttivi, lavoro e capitale, e quindi anche degli investimenti”.
I partiti che non sostengono il governo Lega M5S
Fratelli d’Italia, che si era detta, tramite Giorgia Meloni, disponibile a rafforzare “per spirito di patriottismo” la maggioranza del governo Lega M5S in Parlamento “senza chiedere poltrone e ministeri”, è passata dal sì alla fiducia, all’astensione. Il Movimento 5 Stelle, infatti, era contrario a dare ministeri al partito di destra. Probabilmente anche per le proteste della base.
Forza Italia dichiara la linea dell’opposizione, annunciando una “battaglia per i cittadini”. Ma gli oppositori più duri saranno rappresentati dalla sinistra formata da Liberi e Uguali e Partito Democratico. Il segretario reggente Maurizio Martina lancia la sfida. “Costruiremo l’alternativa al governo populista e di destra che ha un programma pericoloso, antieuropeo e iniquo”.
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