Governo Lega M5S o governo Cottarelli? È caos totale

Redazione 30/05/18
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Il Colle ha ricevuto in mattinata il Premier incaricato Carlo Cottarelli. Concluso l’incontro, Cottarelli si è messo al lavoro nella Sala Busti di Montecitorio. Sono attese importanti novità, specialmente sulla lista dei ministri. Una cosa è certa: non avrà alcuna possibilità di ottenere la fiducia, dal momento in cui pure il Partito Democratico ha preso in considerazione l’idea di non votarla. Riprende quota l’ipotesi governo Lega M5S.

Il PD muta la linea: astensione per il governo Cottarelli

Il Partito Democratico si era pronunciato subito come l’unico partito che avrebbe seguito le indicazioni del Presidente Mattarella e sostenuto il governo Cottarelli. Ora però, il segretario reggente Maurizio Martina, fa sapere che la linea del partito potrebbe essere mutata nelle ultime ore: “Proprio per rispettare il carattere di neutralità politica del governo, credo che sia opportuno che il Partito Democratico si astenga sul voto di fiducia. Convocheremo a breve e prima della fiducia la Direzione nazionale e lì dedicheremo”. A quel punto, Cottarelli, non avrebbe il voto di fiducia da parte di nessuno.

Di Maio torna alla carica e ripropone governo Lega M5S

Impeachment? Idea abbandonata. “Colpa di Salvini cuor di leone che non ha avallato la nostra proposta” dice in sintesi Luigi Di Maio e continua: “Siamo pronti a rivedere la nostra posizione, se abbiamo sbagliato qualcosa lo diciamo, ma ora si rispetti la volontà del popolo perché noi l’Italia la vogliamo salvare. Una maggioranza c’è in parlamento, fatelo partire quel governo, basta mezzucci perché di governi tecnici e istituzionali non li vogliamo”. Il leader pentastellato non scarta nessuna ipotesi e specifica: “Spero che si vada alle elezioni il prima possibile, ma in una situazione politica molto difficile resta una posizione coerente ma collaborativa con il Presidente della Repubblica Mattarella”.

Giorgia Meloni cambia idea: pronta a rafforzare un governo Lega M5S

Colpo di scena in casa di Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni, dopo essersi messa all’opposizione di un eventuale governo Lega M5S e dopo aver definito Salvini “l’unico generale che conosco che appena vinta la guerra si consegna al nemico”, ora ribalta completamente la sua posizione e si dichiara disponibile con il suo partito a sostenere il governo: “Una maggioranza in Parlamento c’è. Era pronta a formare un governo e aveva stipulato un contratto di governo. Noi siamo stati critici però arrivati a questo punto siamo anche disponibili a rafforzare la maggioranza M5S Lega con Fd’I, perché crediamo che bisogna fare tutto quello che c’è da fare in questo momento per tirare fuori l’Italia dalla situazione di caos nella quale rischia di gettarsi”. Poi si rivolge a Mattarella, pochi giorni dopo aver chiesto la sua messa in stato d’accusa: “Presidente, ci rifletta perché non avremo molto altro tempo”. L’impeachment sembra accantonato anche dalla leader di destra.

La Lega resta compatta su Savona e chiede il voto

Dopo il veto applicato dal Colle su Paolo Savona come ministro dell’Economia del governo Lega M5S, il capogruppo della Lega al Senato, Gianmarco Centinaio, chiarisce la posizione del Carroccio: “Per noi Savona è il ministro dell’Economia. Noi riteniamo che il curriculum del professore sia all’altezza di stare in quella squadra di governo. Ci sembra alquanto poco avveduto il fatto di continuare a ragionare solamente su un nome. Noi abbiamo pensato una squadra di governo perché secondo noi quella è la squadra migliore per portare avanti quel programma” – per poi concludere – “Se il curriculum del prof. Savona è imbarazzante, io penso che il curriculum del 99% della classe politica italiana metta in imbarazzo il nostro Paese”.

Anche Matteo Salvini non indietreggia di un millimetro: “Prima si torna al voto meglio è, chiederei a Paolo Savona di rimettersi a disposizione degli italiani. Sperando che non si voti a Ferragosto, la cosa certa è che non possiamo avere un governo fantasma che magari aumenta l’Iva, le tasse sulla benzina e che poi se ne va indisturbato dopo 3 mesi” – e in merito al nome di Paolo Savona afferma – “Non mollo, è il meglio. E se ho il meglio agli italiani propongo il meglio”.

Rivolgendosi al Colle, chiosa: “Sergio Mattarella ci dia la data del voto e gli italiani faranno giustizia su quello che è successo”. E al leader dei 5 Stelle che ripropone il dialogo col Colle per il governo, risponde: “Di Maio riapre? Non siamo al mercato ed è anche questione di dignità. Abbiamo provato a fare un governo con il centrodestra e poi con i cinque stelle. Ci hanno sempre detto no. Non svendiamo l’Italia”.

Nel pomeriggio arriva la risposta di Luigi Di Maio: “Con la Lega non siamo alleati, al voto correremo da soli. Siamo forze politiche alternative e io spero di avere l’autonomia per governare da solo, anche perché le percentuali cambieranno”.

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