Riduzione del cuneo fiscale e semplificazione della burocrazia
Per combattere la disoccupazione e favorire quindi una ripresa dell’occupazione liberando le imprese dal peso degli oneri, il governo Lega M5S, vorrebbe attuare una riduzione strutturale del cuneo fiscale e una semplificazione, razionalizzazione e riduzione (anche attraverso la digitalizzazione) degli adempimenti burocratici connessi alla gestione amministrativa dei rapporti di lavoro che incidono pesantemente sul costo del lavoro in termini di tempo, efficienza e risorse dedicate.
Riforma dei voucher e potenziamento dei centri per l’impiego
Il contratto di governo Lega M5S ritiene che la cancellazione dei voucher abbia creato tanti disagi ai settori per i quali questo mezzo di pagamento rappresentava uno strumento indispensabile. Per questo motivo i due partiti sostengono che la sua sostituzione con il “libretto famiglia” e con il “contratto di prestazione occasionale”, abbia solo reso ancora più complesso il ricorso al lavoro accessorio, con il rischio molto concreto dell’aumento del lavoro nero.
Il futuro governo Lega M5S ha intenzione di attuare una riforma complessiva della normativa vigente, per introdurre un preciso strumento “chiaro e semplice, che non si presti ad abusi, attivabile per via telematica attraverso un’apposita piattaforma digitale”, per la gestione dei rapporti di lavoro accessorio.
Per tutelare la sicurezza occupazionale e sociale, i due movimenti politici sostengono che sia importante lo sviluppo e il rafforzamento di politiche attive in grado di facilitare l’occupazione, la ricollocazione ed adeguate misure di sostegno al reddito e di protezione sociale. Per riuscirci, si pensa ad una radicale e profonda riforma e ad un potenziamento dei centri dell’impiego.
Investimenti su giovani imprese e formazione
Un altro punto fondamentale del contratto di governo Lega M5S è il contrasto alla precarietà, imputata anche al jobs act, per costruire rapporti di lavoro stabili e consentire alle famiglie una programmazione serena del loro futuro. Si punta a favorire gli investimenti in imprese giovani e innovative, poiché in questo modo si scommette sul futuro e si valorizza il merito e la ricerca.
Per raggiungere questo scopo, il contratto di governo ritiene necessaria “una profonda riorganizzazione della formazione finalizzata all’effettivo impiego e di qualità, che guardi non solo alla realtà odierna ma che investa sui settori del futuro al fine di adeguare il lavoro ai cambiamenti tecnologici di offerta, attraverso processi di formazione continua dei lavoratori”.
Lega e Movimento 5 Stelle si impegnano a favorire, nell’ambito delle scuole secondarie di secondo grado e dell’università, la nascita di “nuove figure professionali idonee alle competenze richieste dalla quarta rivoluzione industriale ed in possesso degli opportuni profili, nonché prevedere misure di sostegno alle micro e piccole imprese nel rinnovamento dei loro processi produttivi, quale presupposto per lo sviluppo di una strategia che miri alla più ampia diffusione delle tecnologie avanzate”.
Viene considerata necessaria anche l’introduzione di misure che possano garantire un’adeguata formazione secondaria superiore di tipo tecnico professionale, in grado di assicurare l’accesso al mondo del lavoro e delle professioni manuali, tecniche e artigianali ai giovani.
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