Il segreto è partire nel modo corretto, facendo un passo dopo l’altro: solo così si eviteranno imprevisti e violazioni che rischierebbero di bloccare l’immobile per anni, e di incorrere anche in una pesante sanzione. In questo articolo, analizzeremo in modo semplice quali sono le leggi e le novità del 2018.
Bonus casa 2018 e altre soluzioni di risparmio
La versione 2018 della Legge di Bilancio ha confermato, anche per questi 12 mesi, la possibilità di accedere ad un lotto di bonus e incentivi per la ristrutturazione: la suddetta ti concede una detrazione IRPEF del 50% dei costi sostenuti, fino ad un tetto di 96.000 euro di spesa complessiva. Il consiglio è di approfittarne adesso, perché da gennaio 2019 la quota detraibile tornerà al 36%. Esistono poi altri modi per risparmiare ulteriormente: prima di affrontare la ristrutturazione della casa, è consigliabile consultare portali come ristrutturazioni.com e confrontare diversi preventivi in base alle proprie esigenze.
Altre leggi e lavori di manutenzione
È altrettanto importante essere a conoscenza della tipologia di lavoro edile che si intende applicare all’immobile: perché in base ad esso cambiano le norme e dunque le regole da seguire e le documentazioni da fornire. Può capitare, ad esempio, di voler manutenere la casa: la manutenzione è ordinaria quando si tratta di piccoli interventi tecnologici o di rifinitura, mentre si dice manutenzione “straordinaria” quando riguarda una componente strutturale dell’edificio.
Per il risanamento conservativo, invece, si intendono i lavori di ripristino delle condizioni originali dell’edificio. Infine, altre tipologie di lavori potrebbero essere la classica ristrutturazione oppure la nuova costruzione.
Come comportarsi con le pratiche burocratiche?
È essenziale non sottovalutare mai l’importanza di rispettare tutti gli iter burocratici previsti dallo Stato, in materia di ristrutturazioni. Ad esempio, il primo passo da compiere è presentare la dichiarazione di inizio lavori, importante anche per l’usufrutto del bonus casa 2018.
Nel caso delle nuove costruzioni, invece, è obbligatoria la concessione del permesso da parte del Comune, da richiedere tramite un apposito iter amministrativo. Subito dopo aver finito i lavori, serve presentare anche un documento di fine attività: dovrà essere firmato da un tecnico abilitato, e contenere anche i riferimenti in merito alla sicurezza.
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