Aumento della busta paga
Previsti aumenti in busta paga, da 81 a 111 euro, suddivisi in 3 anni, che arriveranno probabilmente ad aprile con gli arretrati. A questo aumento non corrisponderà nessun aumento dell’orario di servizio. A questi aumenti andrà ad aggiungersi il bonus merito di 200 milioni di euro che in parte sarà destinato agli stipendi, e in parte sarà oggetto di contrattazione nella valutazione dei docenti.
Invariati permessi e ferie sia per i docenti sia per il personale ATA.
Sanzioni disciplinari
Rinviata la questione delle sanzioni disciplinari, che ha tenuto in sospeso la conclusione dell’accordo.
Mobilità
Diventa triennale il contratto per la mobilità, ma si potrà presentare domanda ogni anno con delle precise condizioni. Tra queste è previsto che un docente che han ottenuto posto su scuola, dopo le operazioni di mobilità, non potrà presentare domanda per i successivi tre anni.
Formazione e mansioni
Resta in vigore la distinzione 40 +40 sulle ore di attività dedicate alle riunioni pomeridiane (consigli di classe, collegi dei docenti, ricevimenti dei genitori). È stata inoltre stralciata la parte che prevedeva per i dirigenti di assegnare liberamente incarichi ai docenti senza che questi ultimi potessero rifiutarli.
La formazione in servizio diventa obbligatoria, ma il numero di ore annuale da dedicarvi sarà stabilito dal Collegio.
Obbligatoria, ma pagato a parte, anche la mansione di tutor dell’alternanza scuola-lavoro.
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