Qualche giorno fa è arrivato anche il via libera “con riserva” da parte del Garante della Privacy, quest’ultimo ha dato l’ok agli accordi con Abi e Ania ma ha chiesto chiarimenti sulle procedure di scambio dei dati personali dei lavoratori che fanno richiesta dell’Ape volontaria, fra banche, assicurazioni e INPS e, in particolare il ruolo dell’ANIA in merito al trattamento dei dati. Non è chiaro se questi queste richieste di chiarimenti potrebbero far slittare l’operatività della misura.
Mancano ancora all’appello la circolare operativa dell’Inps, e il simulatore online a supporto dei lavoratori, entrambi, a quanto detto dall’Ente previdenzaile stesso, dovrebbero essere già pronti per la pubblicazione. Dal mese di febbraio forse l’Ape volontaria potrebbe diventare finalmente operativa.
Ricordiamo che questa misura, prevista dalla Legge di Bilancio 20178, sarebbe dovuta partire da maggio 2017 e il decreto attuativo è in vigore dallo scorso 18 ottobre.
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Cos’è l’Ape volontaria
L’Ape volontaria è una misura di anticipo pensionistico rivolto ai lavoratori che ne fanno richiesta, ma avendo precisi requisiti:
- 63 anni di età,
- 20 anni di contributi
- un assegno pari ad almeno 1,4 volte quello minimo,
- essere almeno a 3 anni e 7 mesi dalla pensione.
Il meccanismo di questo anticipo prevede che il lavoratore richieda un anticipo che restituirà con rate ventennali sulla pensione. Il lavoratore presenta la richiesta all’Inps, ma il finanziamento di fatto viene elargito dal sistema bancario e coperto da una garanzia assicurativa
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