Riforma Pensioni, quali sono i lavori usuranti esenti dallo scatto di età

Governo e i sindacati stilano l’elenco delle categorie esenti

Redazione 09/11/17
Il 2 febbraio 2018 il ministro Poletti ha firmato il decreto sull’esenzione dell’aumento dell’età pensionabile, a 67 anni dal 2019, per gli addetti ai lavori usuranti inclusi in 15 categorie. Questa misura sarà stabile, ovvero i lavoratori che rientrano in queste 15 categorie, avranno sempre lo sconto di 5 mesi rispetto agli altri, anche in futuro quando l’età pensionabile potrebbe alzarsi nuovamente.

Come concordato nei mesi scorsi tra Governo e sindacati, è in vigore l’esenzione per le 15 professioni gravose dall’adeguamento dell’età pensionabile alla speranza di vita. L’annuncio è stato fatto via twitter dal premier uscente Paolo Gentiloni che, dando l’annuncio, ha precisato “Il sistema pensionistico non va scardinato. Vanno protette le fasce più esposte della società”.

La misura dovrebbe interessare circa 49.800 mila lavoratori. Secondo Stefano Patriarca, uno dei tecnici di Palazzo Chigi che ha lavorato al dossier, questi quasi 50mila lavoratori
andrebbero ad aggiungersi ai 69.400 lavoratori che potranno usufruire o dell’Ape sociale o della pensione per Lavoratori Precoci, quindi in totale saranno circa 119 mila i lavoratori che fino al 2020 potranno anticipare l’ingresso alla pensione senza penalizzazioni.

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Le categorie esenti dallo scatto dell’età pensionabile

La categorie dei lavoratori inserite tra quelle “usuranti”, aggiornate agli ultimi ritocchi, sono:

  • operai dell’industria estrattiva,
  • operai dell’edilizia e della manutenzione degli edifici,
  • conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni,
  • conciatori di pelli e pellicce,
  • conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante,
  • conduttori di mezzi pesanti e camion,
  • personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni,
  • addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza,
  • insegnanti della scuola dell’infanzia ed educatori degli asili nido,
  • facchini e addetti allo spostamento merci,
  • personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia,
  • operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti,
  • operai agricoli,
  • marittimi, pescatori
  • operai siderurgici di seconda fusione.

Calcolo biennale dell’aspettativa di vita

Sullo scatto dell’età pensionabile a 67 anni il Governo non intende al momento rinviare l’adeguamento a partire dal 2019,  fatta eccezione per i lavori usuranti. Allo stesso tempo propone dal 2021 di effettuare il calcolo biennale dell’aspettativa di vita confrontando coni l biennio precedente (2018-2019), il risultato positivo sarebbe applicato sul biennio 2021-2022, mentre in caso di risultato negativo sarebbe scontato dal biennio successivo 2023-2024. Non è previsto un passo indietro, ma solo un o stop.

I sindacati, pur riconoscendo un atteggiamento di apertura da parte del Governo, non concordano sul mancato stop allo scatto di età pensionabile e sull’esenzione delle categorie di lavoratori chiedono di ampliare la platea.

 

Il tavolo di confronto tecnico tra Governo e sindacati proseguirà lunedì mattina per concludersi davanti al premier Gentiloni.

Sul fronte pensioni è notizia di poche ore la chiusura della convenzione con l’Abi per l’avvio dell’Ape volontaria.

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