In attesa dell’approvazione definitiva in Senato, facciamo allora il punto.
Per approfondire, visita la nostra sezione dedicata al Def 2017.
I nuovi voucher lavoro: arriva PrestO
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Una delle novità più attese e discusse della nuova manovra correttiva riguarda appunto i sostituti dei voucher. Il nuovo strumento per la registrazione del lavoro occasionale si chiamerà PrestO (che sta, appunto, per “Prestazione Occasionale”) e prevedrà due strade diverse per le famiglie e le aziende con massimo 5 dipendenti.
Nel primo caso, si ricorrerà a un libretto famiglia con funzione simile a quella di una carta prepagata, per la retribuzione di piccoli lavori domestici e di assistenza. Nel caso delle aziende invece, che come accennato non potranno avere più di 5 dipendenti a tempo indeterminato, si dovrà ricorrere a un contratto di prestazione occasionale che non potrà eccedere i 5.000 euro annui. I lavoratori, dal canto loro, non potranno ricevere più di 2.500 euro dallo stesso committente. Se si superano tali limiti, scatta l’assunzione a tempo pieno e indeterminato.
Salvi i direttori stranieri dei musei
Fa molto discutere anche la norma, introdotta negli ultimi giorni, che permetterebbe ai direttori stranieri dei musei italiani di mantenere il loro posto nonostante il recente parere contrario del Tar.
Il Tribunale amministrativo ha sentenziato la settimana scorsa che le nomine di alcuni esperti stranieri a direttori di sette importanti musei italiani sono illegittime. Questo perché la legge prevede l’esclusione degli stranieri dai posti della pubblica amministrazione che implichino l’esercizio dei poteri o la tutela dell’interesse nazionale. Ebbene, la norma introdotta nella manovrina stabilisce che tali limitazioni non si applichino “nella procedura di selezione pubblica internazionale“.
La rottamazione delle liti fiscali e i rimborsi Iva accelerati
In materia fiscale, un’importante novità riguarda i rimborsi Iva: la manovrina 2017 prevede la riduzione dei tempi per ottenere l’accredito, con l’attesa che sarà ridotta da 90 a soli 65 giorni. La nuova procedura sarà operativa a partire dal 1° gennaio 2018, e andrà in parte a controbilanciare la mancata abolizione dello split payment per i professionisti.
Da segnalare anche la possibilità di estensione della rottamazione delle liti fiscali pendenti alle controversie con gli Enti locali e territoriali. Gli Enti dovranno decidere se applicare in tal modo la definizione agevolata entro il prossimo 31 agosto.
Professionisti: addio agli studi di settore
Per tutti i professionisti, poi, fondamentale è il definitivo abbandono degli studi di settore e il varo già dall’anno di imposta 2017 dei nuovi Indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa). A differenza degli spesso contestati studi di settore, gli Indici fiscali permetteranno di valutare il grado di affidabilità complesso del contribuente basandosi su una semplice scala da 1 a 10.
Le valutazioni saranno effettuate sulla base dei dati degli ultimi 8 anni di storia fiscale del professionista, ma non mancheranno aggiustamenti che terranno conto dell’andamento globale del mercato. I professionisti “ad alto grado di affidabilità” riceveranno vantaggi in materia di accertamenti e controlli.
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