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Cosa fare per non perdere il bonus bebè 2016
Secondo il messaggio del 21 ottobre 2016 inviato dall’Inps, i cittadini devono presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica per il 2016 per ottenere l’erogazione del bonus bebè.
I cittadini a cui è stato sospeso il bonus per l’anno corrente, devono presentare una nuova DSU entro il 31 dicembre per essere riammessi all’agevolazione.
I contribuenti che non provvedono a presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica entro fine anno non solo non riceveranno le mensilità relative al 2016, ma perderanno anche il bonus bebè riconosciuto nel 2015. Potranno chiedere un nuovo bonus per il 2017 che sarà riconosciuto solo a partire dalla data della seconda richiesta.
Quale è la validità dell’ISEE?
L’ISEE ha validità fino al 15 gennaio e quindi è necessario che venga nuovamente calcolato per l’anno successivo. Quindi chi presenterà la domanda entro il 31 dicembre, dovrà successivamente impegnarsi a presentarne una nuova da gennaio 2017 per il calcolo dell’ISEE dell’anno successivo.
Questo è quanto ha ribadito l’Inps nell’ultimo messaggio in cui ha ricordato che è necessario il controllo dei requisiti economici per ogni anno in cui si vuole usufruire del bonus.
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Chi può ricevere il bonus bebè
Il bonus bebè serve per aiutare le famiglie in difficoltà, è una misura in vigore dal 2013. Per il 2016 precede un’erogazione di 80 euro mensili per le famiglie con ISEE dai 7000 ai 25000 euro e 160 euro al mese per quelle con ISEE al di sotto dei 7000 euro.
Infine, possono ricevere il bonus i genitori che convivono con il figlio, è necessario essere cittadini italiani o dell’Unione Europea, oppure cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo o avere lo status di rifugiati politici.
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