In realtà, non è ancora certo il condono Equitalia di cui ha accennato Enrico Zanetti, viceministro dell’Economia, perché è ancora in fase di studio e soprattutto per la titubanza mostrata dal ministro Pier Carlo Padoan.
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Condono fiscale: di cosa si tratta?
Il viceministro dell’Economia ha spiegato che il condono fiscale non è un vero e proprio condono, ma un aiuto per regolarizzare l’evasione fiscale e il meccanismo è simile a quello del voluntary disclosure.
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In sostanza, il condono è da “vedere” come una specie di sanatoria da applicare sulle somme evase. Il mini-condono è, così come ha definito lo stesso Zanetti:
«Una rottamazione delle cartelle esattoriali che prevede il pagamento intero dell’imposta. […] In presenza di sanzioni e interessi di mora assolutamente sproporzionati, che spesso portano queste cartelle al doppio o al triplo, queste vengono dafalcate».
Equitalia: arrivano le polemiche sulla riforma
La rottamazione delle cartelle Equitalia presentata da Zanetti sta ricevendo non poche critiche perché è vista come una mossa elettorale definita da Carlo Freccero “capitalismo caritatevole”, mentre il direttore de “La Verità” Maurizio Belpietro pensa sia un «provvedimento in extremis, quando si intravede la possibilità di un risultato negativo al referendum».
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A queste critiche Zanetti si difende ricordando che questa misura è da considerare come «un provvedimento forte ma fisiologico», affermando che è assolutamente conveniente viste le stime delle entrate che si aggirano intorno a 2 miliardi.
Sicuramente si saprà a breve la decisione sul condono fiscale, visti i tempi di approvazione della Legge di Stabilità previsti per metà ottobre.
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