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Grazie alla Legge Cirinnà il numero delle unioni civili in Italia ha raggiunto dei buoni risultati e tra i vari comuni Milano è la città italiana in cui più si è usufruito dell’istituto giuridico in questione con 26 unioni omossessuali e 128 etero, situazione opposta nelle città di Campobasso e Aquilia con nessuna richiesta.
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Ricordi cosa prevede la Legge Cirinnà?
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Per la prima volta in Italia è presente un istituto legislativo che tutela le coppie omosessuali che vogliono unirsi civilmente. È diverso dal matrimonio regolamentato dall’articolo 29 della Costituzione, ma i diritti e i doveri previsti si possono equiparare a questo. Precisamente la coppia deve indicare:
- il regime patrimoniale se è in comunione o in separazione dei beni;
- un indirizzo di residenza comune
- se assumere un cognome comune o affiancare il proprio con quello del partner
Le parti unite civilmente assumono medesimi diritti e doveri e dall’unione ne deriva l’obbligo all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione; le parti sono tenute a contribuire ai bisogni del partner.
L’unione civile non prevede l’obbligo di fedeltà e la possibilità di adottare eventuali figli del coniuge.
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Il nuovo istituto legislativo prevede che le parti possono decidere di sciogliere l’accordo e il giudice può riconoscere a uno dei conviventi il diritto agli alimenti proporzionalmente alla durata dell’unione.
Se desideri approfondire la disciplina delle coppie di fatto e delle unioni civili, puoi consultare:
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