Pensione anticipata 2016: dove e quando accedervi senza rimetterci

Redazione 26/09/16
E’ in programma per domani, martedì 27 settembre, il primo incontro della cosiddetta seconda fase di negoziati tra Governo e sindacati in tema di Riforma pensioni.

Tra i temi caldi rimangono ancora da definire le modalità di accesso alla pensione anticipata.

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Quali sono, quindi, le opzioni per accedere alla pensione anticipata? Quali sono i modelli che potremmo prendere ad esempio, attualmente operativi negli altri Stati europei?

Di seguito si riporta una guida, per punti, sulle diverse prospettive relative a requisiti, anagrafici e contributivi, e penalizzazioni per accedere alla pensione anticipata vigenti nei sistemi di welfare di alcuni paesi UE.

Dove si può andare in pensione prima senza rimetterci?

Tra gli Stati dell’Unione Europea, ad oggi, sono 23 quelli in cui è consentito andare in pensione prima. Sembrerà strano, visti gli inasprimenti su requisiti anagrafici e contributivi della Riforma Fornero, ma tra i Paesi in cui è ammesso l’anticipo pensionistico figura anche l’Italia.

Gli Stati nei quali sussiste la flessibilità in uscita dal lavoro sono 14: andare prima in pensione prevede, però, una penalizzazione sull’assegno.

Pensione anticipata: modelli a confronto

Requisiti anagrafici

– In Austria, per accedere alla pensione anticipata sono richiesti 62 anni per uomini e donne, con almeno 40 di assicurazione.

Per i lavori usuranti sono richiesti non meno di 60 anni, a condizione che il lavoratore abbia lavorato almeno 10 anni durante gli ultimi 20 ed abbia un totale di 45 anni di assicurazione;

– In Belgio, sono richiesti 61 anni per uomini e donne, a seguito di 39 anni di attività professionale (60 anni nel caso in cui e nei abbiano 40 di attività);

– In Slovenia, si può andare in pensione anticipata a 60 anni di età con 40 di assicurazione, tuttavia, similmente all’Italia, è stata prevista una stretta graduale sulle condizioni, con un periodo transitorio che nel 2018 decade.

Penalizzazioni

– In Francia chi decide di accedere alla pensione anticipata ha una penalizzazione media sull’assegno pari al 5%.

I lavoratori precoci (con inizio del primo lavoro a 16 anni) hanno la possibilità di chiedere la pensione anticipata per “lunga carriera”, anche se sono richiesti requisiti molto stringenti.

I lavoratori che hanno svolto mansioni usuranti possono chiedere l’anticipo a 60 anni.

Chi è, infine, disabile o portatore di handicap può uscire dal mondo del lavoro a partire dai 55 anni, solo però se sussistono alcuni specifici requisiti.

– In Germania chi ha 35 anni di contributi può accedere alla pensione anticipata a 63 anni di età, con una penalizzazione dell’assegna pari al 3,6% all’anno. L’anticipo, invece, non implica penalizzazioni se si hanno 45 anni di contributi, il requisito anagrafico pensionabile, però, arriverà a 67 anni entro il 2027.

Alle lavoratrici che sono nate prima del 1952, con però 15 anni di contributi, è stato concesso di poter uscire dal mondo del lavoro a 60 anni.

I disoccupati, infine, possono andare in pensione prima, a condizione che sussistano determinate condizioni, a 63 anni di età.

– In Spagna, se si hanno almeno 35 anni di contributi, si può andare in pensione a 63 anni. L’età pensionabile salirà a 67 anni entro il 2027 e l’età minima per l’anticipo salirà a 65.

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Pensione anticipata: dove non è prevista?

I sistemi previdenziali in cui, invece, non è prevista la possibilità del pensionamento anticipato in Europa sono 6. Paesi. La pensione anticipata infatti non è prevista in:

– Regno Unito;

– Irlanda;

– Paesi Bassi;

– Olanda;

– Norvegia;

– Svezia.

Redazione

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