Equitalia: come difendersi dal pagamento di cartelle mai notificate?

Redazione 22/09/16
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E’ possibile che il contribuente venga a conoscenza di un debito nei confronti di Equitalia relativo a una cartella mai notificata. A titolo esemplificativo, una circostanza simile può presentarsi nel momento in cui il cittadino richiede l’estratto di ruolo all’agente della riscossione.

In questo caso, come si deve comportare il contribuente?

È possibile opporsi al pagamento di una cartella esattoriale mai notificata?

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Come funziona l’estratto di ruolo di Equitalia?

È importante innanzitutto chiarire cosa sia e come funzioni l’estratto di ruolo di Equitalia. L’estratto di ruolo è un documento rilasciato dagli sportelli dell’agenzia che contiene un estratto conto degli eventuali debiti del contribuente. Il documento è gratuito e permette di sapere in tempo reale se ci sono cartelle esattoriali aperte a nostro nome.

Ai fini dell’accertamento dell’avvenuta notifica della cartella esattoriale, tuttavia, l’estratto di ruolo non ha alcun valore.

Come difendersi dal pagamento di cartelle mai notificate?

Si consiglia il seguente volume:

Quando non si è sicuri che i dati contenuti nell’estratto di ruolo siano corretti, si può sia richiedere formalmente a Equitalia di provare l’avvenuta consegna della cartella di pagamento che procedere per vie giudiziarie.

Nel primo caso il contribuente deve presentare domanda di accesso agli atti amministrativi in carta semplice, da depositare agli sportelli di Equitalia o da inviare con posta elettronica certificata.

Il secondo caso invece, ossia il ricorso immediato per via giudiziaria (senza aver prima verificato con Equitalia l’effettiva notifica della cartella), è consigliato solo quando si abbia la assoluta certezza che la cartella non sia mai stata consegnata: in caso di decisione a sfavore del giudice, infatti, si è costretti a pagare non soltanto il debito con Equitalia, ma anche le spese processuali.

Notifica cartella esattoriale: in cosa consiste la prova

I documenti che valgono come prova dell’avvenuta notifica della cartella di Equitalia sono soltanto 2: l’originale della relazione di notifica in caso di consegna a mano e l’originale della cartolina con l’avviso di ricevimento in caso di consegna tramite raccomandata a.r.

L’estratto di ruolo, che è un documento interno dell’agenzia, e le fotocopie di relazione di notifica e cartolina con l’avviso di ricevimento non hanno valore in tal senso neanche se autenticati da un funzionario di Equitalia.

In sostanza, Equitalia può provare il valore delle informazioni contenute nell’estratto di ruolo solo esibendo gli originali di relazione di notifica e cartolina. In caso contrario, qualunque sia il motivo della mancata consegna (ad esempio l’invio a un indirizzo sbagliato o la consegna nelle mani di un soggetto non legittimato), la richiesta di pagamento viene annullata e il contribuente non è tenuto a saldare il debito.

I documenti originali vanno conservati

Ne consegue che l’onere della prova spetta ad Equitalia. Per questo motivo l’agenzia è tenuta a conservare gli originali della relazione di notifica e della cartolina della raccomandata per un periodo di almeno 5 anni dal momento della notifica della cartella di pagamento.

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