Pensione Anticipata: uscita 3 anni prima per tutti e senza costi? Quando e per chi

Redazione 14/09/16
In materia di anticipo pensionistico, il cosiddetto APE, al centro del tavolo di confronto sulla Riforma Pensioni al quale lavorano Governo e sindacati, si prospettano alcune novità.

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Pensione anticipata

Potranno usufruire  dell’APE, tutti i lavoratori a partire dall’età di 63 anni: il periodo che si anticipa, quindi, sarà di 3 anni e 7 mesi.

A questo risultato sono giunti, lunedì scorso, i sindacati e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Tommaso Nannicini, riuniti presso il Ministero del lavoro. La sperimentazione di tale sistema sarà di 2 anni, così come dichiarato dal segretario confederale Uil, Domenico Proietti.

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A cosa puntano i sindacati

Se da un lato, le parti sociali premono affinché non siano previste penalizzazioni per i disoccupati di lungo corso, chi ha svolto lavori usuranti e chi ha iniziato a lavorare molto presto, dall’altro, per quanto riguarda le pensioni già in essere, la richiesta è di ampliare la quattordicesima a tutti coloro che hanno un reddito che si aggira intorno ai 1.000 euro.

Pur non avendo preso parte al confronto, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, a margine di un incontro alla Camera di Commercio italo-tedesca, a Milano, su un eventuale accordo con le parti sociali si è dichiarato fiducioso: “Credo che comunque sia importante e ragionevolmente prevedibile un apprezzamento del lavoro che abbiamo fatto e stiamo facendo proprio perché abbiamo portato questo tema dentro la legge di bilancio e lo faremo in maniera condivisa o, comunque, a seguito di un confronto molto approfondito”.

Anticipo pensionistico

Attraverso il nuovo meccanismo di anticipo pensionistico, in teoria in vigore a partire dal 2017, si consentirà permetterà a tutti i lavoratori nati tra i 1951 e il 1954 di andare in pensione in anticipo rispettivamente di 1, 2 o 3 anni e 7 mesi, caricandosene parzialmente del costo.

Si ricorda, infatti, che chi richiederà l’APE aderirà ad un prestito previdenziale della durata ventennale, con avrà un costo variabile a seconda sia dell’importo della pensione che della durata dell’anticipo, prevedendo dal 4-5% al 15%.

Anticipo pensionistico gratuito: per chi?

Il sistema, però, è stato pensato per essere completamente  senza costi per i disoccupati e i lavoratori in condizioni disagiate. Inoltre, ulteriore novità emersa dall’incontro di lunedì, la rata di ammortamento dovrebbe azzerarsi per quanto attiene le pensioni che arrivano a 1.200 euro netti, variando invece tra i 50 e i 60 euro al mese per 20 anni  per tutti gli altri per quanto riguarda gli anticipi di 1 anno, raggiungendo i 150-200 euro al mese per  gli anticipi di 3 anni.

Precoci e lavori usuranti

Tra le novità emerse dal confronto sindacati-Governo, la Riforma Pensioni (da inserire nella prossima legge di Stabilità) prevede condizioni maggiormente vantaggiose per i lavoratori precoci e per quelli che hanno svolto lavori usuranti.

Su queste tematiche, però, “c’è ancora un confronto in corso”, hanno ribadito i sindacati. Per quanto riguarda le mansioni considerate usuranti, dovrebbero rientrarvi nuove categorie come quelle dell’edilizia, delle maestre d’asilo e degli infermieri.

Ricongiunzioni contributi gratuita dal 2017?

Misure vantaggiose per i lavoratori sembrano prospettarsi anche sul fronte della ricongiunzione dei contributi, un sistema che attualmente è troppo costoso per gran parte dei lavoratori. Come riporta il quotidiano La Repubblica, a partire dal 2017, infatti, pare che la ricongiunzione diverrà a titolo completamente gratuito.

Redazione

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