Canone Rai in bolletta pagato e non dovuto? Tempo fino a domani per il rimborso, ecco come

Redazione 14/09/16
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I contribuenti che hanno ricevuto l’addebito del canone RAI sulla bolletta ma che non erano tenuti a pagare, a partire da domani 15 settembre, potranno chiedere il rimborso della somma all’Agenzia delle Entrate.

Per ottenere il rimborso sarà sufficiente compilare l’apposito modello messo a disposizione sul sito internet dell’Agenzia.

Per approfondire si consiglia lo speciale su CANONE RAI 2016: GUIDA A ESENZIONE E RIMBORSO

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Canone RAI per il 2016: il vademecum

La Legge di Stabilità 2016 ha fissato l’importo annuale del canone per l’uso privato della televisione a 100 euro complessivi, introducendo una nuova modalità di pagamento mediante addebito sulle fatture dell’energia elettrica.

La detenzione di un apparecchio televisivo per ogni soggetto nella cui residenza anagrafica esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica è, infatti, presupposta.

Come avviene il pagamento 2016

Circa le modalità del pagamento del canone RAI, sono previste 10 rate mensili, da gennaio ad ottobre di ogni anno. Esclusivamente per il 2016, il primo addebito del canone è stato effettuato a partire dalla prima fattura successiva al 1° luglio 2016: in questa circostanza il cittadino è stato tenuto a versare 70 euro.

Al contrario, i contribuenti che hanno presentato l’autocertificazione entro il 16 maggio 2016 sono stati esonerati (almeno in linea teorica) dal pagamento del canone tv per tutto l’anno.

Ciononostante, non sono stati pochi i casi in cui le autodichiarazioni pervenute a ridosso del 30 giugno non hanno fatto in tempo ad essere adeguatamente registrate con la conseguenza che i contribuenti hanno comunque ricevuto un addebito pari a 70 euro in bolletta.

SCARICA QUI IL MODULO PER CHIEDERE L’ESENZIONE NEL 2017

Canone RAI in bolletta per errore: tempo fino a domani per rimborsi

A quei contribuenti a cui l’Agenzia delle Entrate ha addebitato per errore il pagamento del canone RAI, e che sono stati costretti a saldare l’addebito in prima istanza, per poter riottenere l’importo versato dovranno compilare il modello e inviarlo all’Agenzia.

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Modello Rimborso Canone Rai: come compilarlo e inviarlo

Si tratta di un modello suddiviso in 3 parti principali: una prima riguardante i dati del dichiarante, una seconda relativa più direttamente alla richiesta di rimborso e una terza in cui è necessario indicare la motivazione specifica della richiesta.

Nella parte “Dati generali” vanno indicati cognome, nome, data e luogo di nascita, codice fiscale e indirizzo mail del richiedente.

La presentazione della richiesta di rimborso può essere fatta anche da un erede di un soggetto deceduto: in tal caso, nella rispettiva sezione vanno indicati i dati anagrafici e il codice fiscale del soggetto deceduto.

Per quanto concerne, invece, la sezione “Richiesta di rimborso” è quella in cui riportare l’importo totale del rimborso richiesto, il codice Pod (relativo al punto di prelievo) e le singole fatture per le quali è richiesto il rimborso.

La somma totale che si richiede deve coincidere con quella dei singoli importi di ciascuna fattura.

Nella sezione “Descrizione sintetica del motivo” il contribuente deve indicare le motivazioni per le quali richiede il rimborso del canone RAI.

Le 5 motivazioni che danno diritto al rimborso

Come riportato sul sito delle Entrate, sono 5 le motivazioni che danno diritto a richiedere la restituzione dell’importo, ciascuna con un suo specifico codice.

1) La prima riguarda il caso in cui il richiedente o un altro componente della sua famiglia è un cittadino ultra 75enne con reddito complessivo familiare non superiore a 6.713,98 euro (codice 1);

2) la seconda quello in cui il richiedente o un altro componente della sua famiglia è esente per effetto di convenzioni internazionali (codice 2);

3) la terza si riferisce ai richiedenti che hanno pagato il canone per errore due volte con due modalità diverse (codice 3);

4) la quarta si riferisce ai richiedenti che hanno pagato il canone due volte per addebito pervenuto per errore a più utenze elettriche intestate ala stessa famiglia (codice 4);

5) la quinta, infine, si riferisce ai richiedenti che hanno presentato la dichiarazione sostitutiva di non detenzione di apparecchi televisivi (codice 5).

 

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