Le misure della nuova legge antisprechi
Per la prima volta, grazie al nuovo provvedimento sono stati definiti nell’ordinamento italiano i termini di “eccedenza”e “spreco” alimentari.
Viene, inoltre, fatta maggiore chiarezza tra il termine minimo di conservazione e la data di scadenza.
E’ stata anche prevista una semplificazione delle procedure per la donazione, che saranno al contempo nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie e della tracciabilità.
La nuova legge italiana mira ad incoraggiare e a semplificare la procedura burocratica, consentendo sia l’utilizzo dei prodotti agricoli rimasti nei campi sia la loro cessione a titolo gratuito.
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Riduzione degli sprechi: come funzionerà
Alimenti
In base alla normativa appena approvata, le eccedenze, anche di prodotti agricoli o d’allevamento, dovranno essere destinate prioritariamente al consumo umano, mentre quelle non adatte all’uomo andranno ad animali e altre destinazioni, come il compostaggio.
Relativamente al pane, invece, di cui in Italia 13mila su 72mila quintali sono gettati ogni giorno, viene previsto che i prodotti non venduti nelle 24 ore potranno essere donati. Mentre, per ridurre gli sprechi alimentari nel settore della ristorazione, ai clienti sarà permesso l’asporto dei propri avanzi con il concetto già entrato nei costumi della “family bag”.
Farmaci
Per quanto riguarda, invece, i farmaci, la legge consente la donazione di medicinali non utilizzati e non scaduti alle ONLUS, ad eccezione però delle sostanze stupefacenti o di quelle dispensabili solo in ospedale. A loro volta, se dotate di personale sanitario, tali organizzazioni potranno distribuirle – con ricetta medica, se necessaria – direttamente gratis a chi ne ha bisogno.
Potranno essere donati anche i cibi e i farmaci con etichette sbagliate, a patto che le irregolarità non riguardino la data di scadenza del prodotto o l’indicazione di sostanze che possano scatenare allergie e intolleranze.
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I soggetti donatori: ONLUS ed Enti pubblici
Non soltanto le ONLUS, ma anche gli enti pubblici potranno essere considerati “soggetti donatori”. Infatti, anche le mense scolastiche, aziendali e ospedaliere saranno coinvolte nella prevenzione dello spreco. Non sarà più richiesta, inoltre, la forma scritta per le donazioni gratuite di cibo, farmaci e altri prodotti.
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Le nuove disposizioni di carattere tributario e finanziario
Grazie alle nuove disposizioni di carattere tributario e finanziario, donare diventerà più semplice. Oltre alla legge di Stabilità 2016, che ha innalzato la soglia di comunicazione della donazione da 5 a 15mila euro, la legge finanzia i Comuni con un milione di euro l’anno, dal 2016 al 2018, per progetti finalizzati a ridurre gli sprechi.
Saranno dedicati al Tavolo degli indigenti presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che saranno spesi l’acquisto di alimenti da donare ai poveri, altri 2 milioni.
Sarà data maggior rilevanza, infine, alle cosiddette produzioni a chilometro zero, che dovranno essere promosse dal ministero delle Politiche agricole nell’ambito d’azioni mirate alla riduzione degli sprechi.
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