- Potrebbe interessarti anche: Mille miglia 2016, è sempre una corsa mitica
La corsa, che ha avuto inizio il 16 giugno ed è terminata domenica 19, ha visto trionfare l’equipaggio formato dal duo “misto” Keil Horst e Guido Perbellini, a bordo di una splendida Jaguar Biondetti Special del 1950, ottenendo un totale di 207 penalità. Al secondo posto si sono invece piazzati gli svizzeri Philippe Jolly e Salvatore Guerrieri, alla guida di una Amilcar CG SS del 1927, con 47 punti di penalità in più rispetto ai trionfatori di giornata. Il terzo gradino del podio, lottato punto su punto, è invece andato appannaggio di Jolly A. e Manoel Jolly, a bordo della propria Amilcar CG SS Compressore.
Si è trattata di una gara appassionante, nella quale veri protagonisti sono stati i piloti, le auto d’epoca e il pubblico assiepato per assistere ad un vero e proprio spettacolo, bolidi che si sfidano su strada per cogliere la palma del primato. Ma un plauso va anche a chi, tra gli altri, ha permesso alla gara di essere un successo: i professionisti del restauro auto d’epoca che troppo spesso vengono dimenticati, ma che sono essenziali per rimettere in sesto della vetture che sarebbero, altrimenti, tristemente da dimenticare.
Stupendo il panorama, che è stato possibile ammirare con differenti condizioni meteorologiche, e che ha portato gli equipaggi da Bassano del Grappa a Merano e ritorno. Splendidi paesaggi, con le Dolomiti e le vallate sullo sfondo. In cui a farla da padrona sono state le automobili d’epoca sport-barchetta costruite fino al 1960.
Anche i numeri sono di quelli importanti, con 81 iscritti alla gara, di cui “solo” 57 sono riusciti ad arrivare al traguardo, la maggior parte delle volte per problemi tecnici sui quali non si è potuto fare proprio nulla. È il caso, ad esempio, di una bellissima Lotus Eleven, che già in partenza ha dato i primi segni di difficoltà, a causa di un fusibile ma poi arrivata al traguardo. Ed è una fortuna se la grandine del secondo giorno, che si è riversata sulle auto tra il passo di Pennes e la pausa pranzo di Sarentino, non ha creato ulteriori disagi agli equipaggi e alle proprie automobili d’epoca.
Main Sponsor tre grandi Marchi la casa svizzera Eberhard, l’azienda italiana produttrice di lubrificanti Pakelo Lubricants e il noto Musero dell’Automobile Bonfanti – Vimar Insomma, la “Leggenda di Bassano” è stata una manifestazione sportiva di assoluto rilievo, con emozioni di ogni tipo, per i piloti e per i semplici appassionati o curiosi.
Terza giornata all’insegna delle nuvole, quella con l’arrivo alla sosta di Bassano, sebbene poi a Marostica le premiazioni si siano tenute ai pressi di un forte acquazzone. Con uno sbalzo complessivo nella temperatura, tra la partenza e l’arrivo, di circa 20 gradi. Insomma, una sorpresa nella sorpresa, anche nelle condizioni meteo.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento