Il CNF ha predisposto un parere sostanzialmente positivo sullo schema di decreto ministeriale concernente la disciplina dei corsi di formazione per la professione forense, attuativo dell’art. 43 della l. n. 247/2012.
Il parere è orientato a garantire al tirocinante l’acquisizione dicapacità professionali idonee ad un’adeguata difesa dei diritti, oltre che ad un’efficiente gestione dello studio e dell’attività professionale.
ACCESSO A NUMERO CHIUSO
L’accesso ai corsi sarà a numero chiuso, “secondo criteri di valorizzazione del merito, con riferimento agli studi universitari” nonché con la previsione di verifiche intermedie sulla base di prove scritte, orali o informatiche (es. test a risposta multipla), e finale consistente in una vera e propria simulazione dell’esame di Stato.
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ONEROSITÀ DEI CORSI
Inoltre, i corsi avranno un costo iscrizione destinato alla copertura delle spese di organizzazione, inclusi i compensi ai docenti e al personale amministrativo, con la previsione di una parziale copertura grazie al conferimento di borse di studio in favore dei più meritevoli e dei più bisognosi.
I CORRETTIVI DEL CNF
Innanzitutto, il parere auspica che i corsi non siano una ripetizione inutile delle lezioni universitarie.
Viene, inoltre, domandata una frequenza continua per garantire a tutti gli interessati la possibilità di partecipare e la necessità di una durata (160 ore) distribuita nell’arco dei 18 mesi di tirocinio previsti per legge, al fine di non pregiudicare l’assistenza in udienza e la frequenza dello studio legale.
Dal momento che sono previste valutazioni intermedie, è necessario che le lezioni abbiano un contenuto omogeneo presso tutti i corsi.
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