Auto usate da privati: quali controlli fare prima dell’acquisto

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Una serie di consigli utili per evitare spiacevoli sorprese quando si cerca un’auto usata: cosa guardare, a cosa fare attenzione, come capire se la quotazione è giusta

auto usate

In questi anni di crisi economica sono cambiate le nostre abitudini e, inevitabilmente, abbiamo dovuto badare maggiormente al risparmio: non a caso, le più recenti statistiche rivelano che il parco auto in Italia è diventato in media più “vecchio”, e che il rapporto tra il numero di acquisti di auto usate e auto invece nuove sfiora quasi il 2 a 1. Per restare nell’ottica dell’oculatezza economica, però, bisogna evitare di lanciarsi a capofitto e a occhi chiusi nelle transazioni, e prestare attenzione ad alcuni dettagli e controlli da fare prima di procedere a completare l’operazione di acquisto di un’auto usata.

UNA PANORAMICA GENERALE ALL’AUTO 

Uno sguardo alla carrozzeria, all’assetto complessivo, agli interni: questi sono, in estrema sintesi, i dettagli da controllare per capire se l’auto sulla quale abbiamo posato gli occhi può rivelarsi un buon acquisto. In realtà, però, ancora prima di arrivare al momento degli esami c’è un altro fattore da non sottovalutare, ovvero il “dove acquistare”: grazie a Internet, abbiamo a disposizione come parco auto praticamente tutto il territorio italiano, ma proprio per questo bisogna rivolgersi a portali seri e affidabili e mettersi al riparo da brutte sorprese; uno dei più solidi player del settore compravendita di veicoli è CarAffinity, dove è possibile trovare sempre nuovi annunci di auto usate tra cui vagliare la propria scelta.

OCCHIO ALLE AMMACCATURE ALLA CARROZZERIA  

Inutile negarlo, la prima cosa cui si bada è l’aspetto esteriore, ovvero lo stato della carrozzeria, che rappresenta il vero biglietto da visita del veicolo. Non servono particolari conoscenze per accorgersi di eventuali problemi: i più banali e frequenti sono i graffi e le ammaccature, mentre quelli da tenere nella giusta considerazione sono i segni lasciati da agenti atmosferici come la grandine e soprattutto la presenza di ruggine (in particolare nell’area del giroporta, dei paraurti e sotto la scocca), che potrebbero denotare che l’auto è rimasta ferma a lungo e senza la giusta cura. Anche il colore della verniciatura può rivelare qualche segreto: se non è uniforme, potrebbe indicare una riverniciatura recente o un tamponamento “mascherato”, se invece è sbiadito le cause sono rintracciabili in lavaggi poco frequenti o ricoveri in strada (ma, in questo caso, con una lucidatura si risolve tutto).

COME CONTROLLARE L’ASSETTO 

Leggermente più complicata la verifica dello stato complessivo delle parti meccaniche dell’auto: in questi casi, potrebbe essere decisivo chiedere il supporto di un amico esperto o del proprio meccanico di fiducia, ma in alternativa ecco quali sono i passaggi principali per un esame della vettura. Innanzitutto, cominciamo a guardare gli pneumatici, per cercare eventuali segni di usura eccessiva come crepe o rigonfiamenti e rassicurarci sul “Dot” (ovvero, il codice che indica il periodo di produzione della gomma, che non dovrebbe mai essere superiore ai 6 anni di età per evitare un abbassamento di prestazioni); poi, il processo di controllo passa inevitabilmente per l’impianto frenante e gli ammortizzatori, che possono essere testati con un giro di prova, e naturalmente per un check al motore, sia in azione (ascoltando il suono che produce in movimento) che a freddo. Aprendo il cofano, dobbiamo valutare l’impatto visivo di quello che troviamo: la polvere può essere ad esempio normale, mentre invece risulta sospetta una pulizia eccessiva, che potrebbe servire a celare perdite di olio.

Ai fini della quotazione economica dell’auto usata, è importante poi verificare che non ci siano manomissioni al contachilometri: negli ultimi tempi, infatti, si è diffusa la pratica truffaldina di manomettere l’indicatore dei chilometri, alleggerendo così il dato complessivo in modo disonesto. Per fortuna, oltre ai commercianti onesti, esistono anche sistemi per smascherare questo taroccamento, come l’infallibile dispositivo di diagnosi; in alternativa, si deve verificare che il contachilometri non presenti particolari segni come graffi o ammaccature, ed è comunque bene prestare attenzione al chilometraggio riportato sui vari tagliandi e cambi olio, per comparare le cifre e mettersi al sicuro.

COME COMPLETARE L’OPERAZIONE DI CONTROLLO DELL’AUTO 

Se fin qui siamo soddisfatti delle risposte ottenute, possiamo andare a verificare gli aspetti per così dire secondari, come il funzionamento delle varie lampadine, senza cali di tensione, per poi passare alla valutazione degli interni dell’abitacolo, che raccontano la storia della vettura: sedili strappati o con segni di bruciature, rivestimenti lisi, parti usurate sono indici di un utilizzo frequente dell’auto, da paragonare al chilometraggio dichiarato. Infine, bisogna controllare gli optional presenti sul veicolo, che possono determinare un aumento della valutazione del prezzo finale.

di Anna Capuano

Redazione MotoriOggi

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