Omicidio stradale, un passo decisivo alla Camera

L’OMICIDIO STRADALE HA FATTO UN PASSO DECISIVO ALLA CAMERA.  SODDISFAZIONE (E ANCHE EMOZIONE) DI ASAPS, ASS. LORENZO GUARNIERI E ASS. GABRIELE  BORGOGNI:  LE ASSOCIAZIONI PROMOTRICI DELLA RACCOLTA DELLE FIRME.  L’IMPUNITA’ PER GLI OMICIDI STRADALI STA PER FINIRE

omicidio

A distanza di quattro anni dall’inizio della raccolta delle firme – ma la partita sulla violenza stradale era anche più antica –  le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni di Firenze  e l’ASAPS,   non possono che esprime grande soddisfazione per l’approvazione alla Camera della legge sull’Omicidio stradale. Legge fortemente voluta da quanti hanno pagato un prezzo durissimo con la perdita dei loro cari, rimasta di fatto impunita in questo Paese, in una sorta di amnistia permanente nel tempo e nello spazio per i più gravi reati della strada come l’omicidio o l’omissione di soccorso. Forte e puntigliosa anche la pressione,  infarcita di dati fino alla noia, di associazioni come ASAPS  che da decenni si battono per la sicurezza stradale. Oggi il sentimento di soddisfazione si miscela col sentimento di grande commozione nel ricordare tante vittime, tanti ragazzi come Lorenzo, Gabriele, Massimo, Roberto, o bambini come Gionatan e Stella e tanti altri  per un risultato che, in certi momenti, sembrava incerto o addirittura lontano. Dobbiamo essere sinceri il Parlamento della scorsa legislatura questa legge non la voleva,  con un ruolo decisivo di tanti parlamentari/avvocati. Ricordiamo ancora con amarezza le posizioni ondivaghe dei ministri della Giustizia e dell’Interno dell’epoca. Oggi molte cose sono cambiate ad iniziare proprio dalla netta presa di posizione del presidente Matteo Renzi e del Governo. Oggi il Parlamento ha sancito che il l’Omicidio sulla strada non è un omicidio di serie C, comprimario sulla scena della Giustizia. Non entriamo nei dettagli della norma che in larga misura raccoglie le proposte iniziali di noi proponenti. Non temano le frange “buoniste” del Parlamento o dei cittadini.

La legge non farà riempire le galere di “Pirati della strada”, ma sarà il suggello che sulla strada la “licenza di uccidere” senza pagare di fatto alcun conto è abrogata. Pensiamo che la parte più importante della legge sia quella – figlia della nostra proposta di Ergastolo della patente – che prevede la revoca della licenza di guida per periodi che vanno da 15 a 30 anni. Deve essere chiaro che la vettura se condotta in condizioni di rischio accettato può essere un’arma anche micidiale. Alla domanda se fosse necessaria questa legge rispondiamo che, pur con tutti i passi avanti fatti negli ultimi anni per la sicurezza stradale, con 3.385  morti l’anno (dati Istat 2013) quasi 10 al giorno,  siamo ancora in assoluto il Paese d’Europa col maggior numero di vittime sulle strade. Anche il numero dei morti per milione di abitanti,  media UE 51,4,  ci vede ancora al 14° posto con 56,2 vittime. Una classifica da risalire assolutamente. Duole dover sottolineare in conclusione che al solito si è corso il rischio che una battaglia di civiltà come quella dell’Omicidio stradale diventasse una battaglia politica con dichiarazioni, come quelle dell’avvocato Danilo Leva – responsabile giustizia PD ai tempi di Bersani, di una legge fatta per il consenso che piega il diritto con pene sproporzionate.

Occorre ricordare all’avvocato Leva come ad oggi, senza questa legge, gli autori di omicidi come quello di Lorenzo, Gabriele, Giuseppe, Massimo, Roberto e tanti altri (giovani uccisi da guidatori ubriachi e drogati o che andavano ad altissima velocità) sono liberi, con condanne inferiori ai tre anni,  non hanno mai scontato un giorno di pena (qualunque essa sia) e il trattamento penale è lo stesso di un furto di un portafoglio in un autobus.  Vogliamo allora chiamare questo “ricerca di consenso” oppure “ingiustizia”?  Proviamo con l’omicidio stradale a riequilibrare la Bilancia? Siamo fiduciosi che questa norma avrà un impatto positivo nel combattere la violenza stradale. Sicuramente la buone norme aiutano con il loro effetto dissuasivo come quello che a suo tempo esercitò la Patente a punti. Quello che è certo è che questa legge aiuterà a colmare la mancanza di giustizia nei confronti delle vittime di violenza stradale e delle loro famiglie. Ora più che mai occorre cavalcare questa spinta positiva per aumentare i controlli delle forze di polizia, migliorare le nostre infrastrutture e lavorare sulle educazioni delle nuove generazioni perché non arrivi mai alla famiglia quella telefonata che inizia con le parole: mi dispiace ma devo comunicarle  che…

                       Stefano Guarnieri                                          Giordano Biserni                               Valentina Borgogni                                  ALG                                                                 ASAPS                                                    AGB

FRA SODDISFAZIONE E COMMOZIONE. GRAZIE DI CUORE A CHI CI HA SOSTENUTO

Oggi ci verrebbe da gridare vittoria, dopo 10 anni di impegno e 4 anni dalla raccolta delle firme per l’Omicidio stradale, ci limitiamo ad esprimere soddisfazione e anche un po’ di commozione pensando alle tante vittime innocenti della strada, ai nostri sforzi e a qualche umiliazione che abbiamo subito. Ma non abbiamo mai mollato. Oggi arriva questo importante risultato che ora dovrà superare solo la formalità dell’approvazione del Senato per entrare in vigore entro la fine dell’anno. Lo sappiamo pochi ci credevano, lo sappiamo per alcuni si poteva fare meglio. E’ vero ma, credeteci, con questo il precedente Parlamento non si sfondava, con questo non si poteva sicuramente ottenere di più, per questo oggi siamo soddisfatti ed emozionati.

In questo momento in cui otteniamo un risultato importantissimo per cui ci siamo spesi tanto, diciamo grazie alle associazioni gemelle promotrici della raccolta delle firme: Associazione Lorenzo Guarnieri, Associazione Gabriele Borgogni, e i tanti amici che (purtroppo) si sono dovuti aggiungere in questo percorso come Marina Fontana, Massimiliano Massimi e quanti ci hanno affiancato da sempre  come Erina Penepucci, o i genitori del piccolo Gionatan e tanti altri. Grazie di cuore anche ai nostri soci e sostenitori che hanno appoggiato l’ASAPS in questa difficile battaglia di civiltà. Grazie a quanti ci hanno sostenuto e accompagnato anche nei Sit in davanti alla Camera e prima ancora davanti alle prefetture.

Ci auguriamo di cuore che questa legge abbassi il numero delle vittime della strada ed elevi il profilo della nostra Giustizia.

Giordano Biserni

Redazione MotoriOggi

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