Pensioni News: maturare il diritto alla pensione in tempi brevi? Ecco come riunire i contributi

Redazione 15/03/16
Come si fa a maturare il diritto alla pensione? In base al sistema previdenziale italiano vi è la possibilità di ricorrere a varie opzioni, nello specifico:

– ricongiunzione;

– totalizzazione;

– cumulo;

– riscatto.

La nostra Redazione riporta di seguito la Guida completa sulle modalità per riuscire a riunificare i contributi previdenziali riguardanti anche gestioni diverse, al fine di ottenere un trattamento pensionistico (potendo unico) entro le più brevi tempistiche possibile.

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1) PENSIONE DA RICONGIUNZIONE: COME FUNZIONA?

La ricongiunzione dei contributi, disciplinata da due diverse leggi (29/1979 e 45/1990), rappresenta l’istituto con cui i soggetti che hanno posizioni assicurative in gestioni differenti hanno la possibilità di  riunire (fatta eccezione per la Gestione Separata INPS) trasferendo tutti i periodi contributivi presso un’unica sola gestione, al fine di ottenere appunto soltanto una pensione.

Si tratta di un’opzione a titolo oneroso e i relativi costi cambiano in base ad età, sesso del lavoratore e anni da riunire. Il soggetto interessato è tenuto a fare domanda di ricongiunzione di tutti i periodi di contribuzione (quindi obbligatoria, volontaria, figurativa, riscattata) che ha maturato in almeno due differenti forme previdenziali sino al momento della richiesta.

Quali sono i diversi tipi di ricongiunzione?

1.1. Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti gestito dall’INPS: possono essere canalizzati i contributi in altre gestioni sostitutive, esclusive o esonerative dell’Assicurazione obbligatoria (le cosiddette “alternative” come INPDAP, Fondi speciali Ferrovie, Volo, Elettrici, Telefonici) oppure nelle Gestioni speciali dei lavoratori autonomi, quali artigiani, commercianti e coltivatori diretti, fatta eccezione per la Gestione separata dei parasubordinati che rimane esclusa.

1.2. Fondi diversi dal fondo dipendenti: è necessario far valere periodi di iscrizione nell’assicurazione generale obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti dei dipendenti, in forme obbligatorie di previdenza sostitutive, esclusive o esonerative dell’assicurazione anzidetta e nelle gestioni speciali per i lavoratori autonomi gestite dall’INPS.

1.3. Liberi professionisti: si possono unire i contributi dalle casse dei liberi professionisti al Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti o viceversa alle gestione sostitutive o degli autonomi.

2) TOTALIZZAZIONE: COME FUNZIONA?

La totalizzazione consente al lavoratore che ha versato contributi presso più gestioni in periodi non convergenti di poterli unire al fine di ottenere un’unica pensione.

Tra i soggetti che possono accedervi vi sono dipendenti, autonomi (quali artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni mezzadri e parasubordinati) e liberi professionisti.

Mediante la totalizzazione si possono ottenere pensione di vecchiaia, pensione di anzianità con 40 anni di contributi, pensione di inabilità e infine pensione indiretta ai superstiti.

PER APPROFONDIRE SI CONSIGLIA: Riforma Pensioni: quando andare in pensione? Ecco come fare il calcolo

La totalizzazione, differentemente rispetto alla ricongiunzione, è gratuita tuttavia il computo della pensione risulta in minor modo  vantaggioso perché effettuato interamente con il sistema contributivo. Le gestioni pensionistiche, infatti, calcolano la quota di pensione di propria competenza in maniera proporzionale all’anzianità contributiva maturata dal lavoratore in ognuna di esse.

Il lavoratore che non è già titolare di pensione ha la possibilità di chiedere la totalizzazione una volta che compie il 65esimo anno, a patto che abbia almeno 20 anni di contribuzione complessiva, oppure a qualsiasi età nel caso abbia maturato almeno 40 anni di contribuzione.

Con riferimento alla pensione di vecchiaia e a quella di anzianità, possono essere utilizzate per la totalizzazione esclusivamente le gestioni in cui si risulta in possesso di periodi contributivi di almeno 3 anni.

3) CUMULO: COME FUNZIONA?

Il cumulo (o totalizzazione retributiva) consente ai lavoratori iscritti a 2 o più forme di assicurazione obbligatoria, i quali non hanno maturato in nessuna delle 2 il diritto alla pensione determinata con il metodo contributivo, di poter cumulare gratuitamente i diversi periodi per perfezionare i requisiti richiesti e così ottenere la pensione contributiva di anzianità, di vecchiaia e di inabilità.

In ogni caso, è necessario raggiungere i requisiti contributivi minimi richiesti per la pensione da ogni singola gestione interessata. Non risulta, invece, fruibile se si matura in una gestione il diritto alla pensione di vecchiaia, né tanto meno per la contribuzione accantonata presso casse professionali e per la gestione separata.

Rispetto alla totalizzazione contributiva, quella retributiva autorizza a determinare la quota di pensione maturata presso ogni gestione seguendo le regole di quel fondo, e non obbligatoriamente applicando il sistema contributivo.

4) PER ARTIGIANI E COMMERCIANTI: COME FUNZIONA?

Anche per quanto concerne gli artigiani e i commercianti vi è la possibilità di poter riunire senza costi i contributi versati alla gestione INPS Artigiani e commercianti con quelli presso il Fondo dipendenti.

L’ammontare dell’assegno pensionistico sarà l’esito della somma della quota di pensione computata sulla base del periodo di iscrizione e della contribuzione versata in entrambe le gestioni.

5) PENSIONE SUPPLEMENTARE: COME FUNZIONA?

La pensione supplementare si può ottenere quando il soggetto risulta già titolare di una pensione e i contributi ulteriormente versati non sono sufficienti a far scattare il diritto ad un’altra autonoma prestazione pensionistica.

L’INPS, quindi, ha modo di liquidare una pensione appunto supplementare, la quale va ad aggiungersi a quella principale già precedentemente percepita. Si tratta, tuttavia, di una facoltà riservata soltanto ai dipendenti.

6) RISCATTO. COME FUNZIONA?

Si possono riscattare, a pagamento, determinati periodi che non risultano coperti da contribuzione, quali:

6.1. corso legale di laurea;

6.2. astensione facoltativa per maternità;

6.3. anni di praticantato effettuati dai Promotori finanziari;

6.4. attività svolta con contratto di collaborazione coordinata e continuativa per periodi precedenti il 1° aprile 1996;

6.5. periodi di lavoro svolto con contratto part-time;

6.6. periodi di lavoro socialmente utili per la copertura delle settimane utili al fine del calcolo della misura delle pensioni;

6.7. ulteriori periodi di riscatto previsti da apposite disposizioni normative.

Chi può richiedere il riscatto?

Possono farlo i lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, a una delle gestioni speciali degli autonomi, alla gestione separata dei parasubordinati, oltre a quelli iscritti ai fondi speciali gestiti dall’INPS.

La facoltà viene allargata anche ai superstiti del lavoratore o del pensionato deceduto.

Redazione

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