Riforma PA: perché c’è ancora bisogno di una figura professionale intermedia?

Redazione 13/02/16
di Pietro Paolo Boiano (DIRSTAT)

L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DELL’ON.LE RIZZETTO ANCORA UNA VOLTA PONE IN EVIDENZA LO SFASCIO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CAUSATO DALLE GRANDI CARENZE DEL POTERE LEGISLATIVO.

INFATTI L’ATTUALE GOVERNO SI VANTA DI AVER POSTO IN ESSERE UNA GRANDE RIFORMA DELLA P.A. DIMENTICANDOSI L’ASSURDITA’ DI NON AVER INTRODOTTO UNA FIGURA DI ELEVATA PROFESSIONALITA’ CHE SI COLLOCHI NEL MEZZO-FUNGENDO DA STRATEGICO TRAMITE – TRA I PIU’ ELEVATI LIVELLI FUNZIONALI CON QUELLI DIRIGENZIALI QUALE NEVRALGICO SUPPORTO PER L’OTTIMIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ GESTIONALI E PROGRAMMATORIE DI ESCLUSIVA SPETTANZA DIRIGENZIALE.

L’INTRODUZIONE DI UNA FIGURA ANALOGA A QUELLA BEN NOTA DEI QUADRI NEL LAVORO PRIVATO ELIMINEREBBE LA PROLIFERAZIONE DELL’AFFIDAMENTO FIDUCIARIO DI INCARICHI E FUNZIONI CONFERITI CON ECCESSIVA DISCREZIONALITA’, FORIERI DI CONTINUI CONTENZIOSI.

PRENDA ATTO IL GOVERNO CHE LA SOLUZIONE DI TALE PROBLEMATICA NON E’ PIU RINVIABILE TENUTO CONTO CHE LA CONFLITTUALITA’ ED IL MALCONTENTO TRA GLI ADDETTI AI LAVORI GENERA SCARSA EFFICIENZA CON NOTEVOLI DANNI ALLA COLLETTIVITA’.

CLICCA QUI per leggere l’interrogazione a risposta in commissione 5-07621 presentata dall’Onorevole Walter Rizzetto, testo di Mercoledì 3 febbraio 2016, seduta n. 561 

PER APPROFONDIRE SI CONSIGLIA LO SPECIALE SU RIFORMA PA

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