Concorso Scuola 2016, Prove: quali e quante domande in lingua inglese?

Redazione 09/02/16
Sul tanto atteso bando del concorso scuola 2016, di imminente pubblicazione, ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere.

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CONCORSO SCUOLA 2016: QUALI NODI ANCORA DA SCIOGLIERE?

Il premier Matteo Renzi e il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, a margine del loro incontro, si sono trovati concordi nel rispettare le tempistiche per riuscire ad immettere in ruolo i 63mila docenti vincitori già a settembre 2016, come più volte promesso.

CONCORSO SCUOLA 2016: PROVE, QUALI E QUANTE DOMANDE IN LINGUA STRANIERA?

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Mentre dal Miur fanno sapere di continuare a lavorare per definire i bandi, che saranno appunto 3: uno per infanzia e primaria, uno per secondaria di I e II grado e uno per il sostegno, continua il dibattito sulla questione dei quesiti in lingua inglese.

Come lo stesso Renzi ha fatto sapere ieri, al momento, sono due le opzioni in ballo:

1) da un lato, la possibilità di dimezzare, venendo così incontro alle richieste avanzate dal Cspi (Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione) e da alcuni sindacati, il numero delle domande in inglese;

2) dall’altro, invece, si prospetta la soluzione di intervenire sul valore che verrà attribuito ai punteggi da assegnare a questi due quesiti rispetto all’insieme delle domande.

La questione, ancora aperta, hanno fatto sapere dal Miur, dovrebbe essere già chiusa domani o al massimo entro la giornata di giovedì.

Nel merito della questione, anche i sindacati hanno alzato la voce esprimendo contrarietà sulla possibilità di poter sostenere la valutazione sulla base delle prove di lingua, peraltro, mai richieste nel profilo culturale e professionale dell’attuale docente.

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Questo è quanto è emerso dalle ultime dichiarazioni del segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, il quale, mentre da un alto si pronuncia a favore della prova simulata, che reputa molto coerente con il profilo del concorso da tenere, dall’altro si dice scettico sulla selezione dei docenti sulla base delle competenze linguistiche, facendo notare invece come “la giusta esigenza di selezionare docenti che posseggano le abilità linguistiche” sia plausibile “con una prova facoltativa a cui assegnare un punteggio aggiuntivo”.

Seguendo questa strada, infatti, secondo il segretario della Uil Scuola, si “otterrebbe il doppio risultato di riconoscere la professionalità del bravo docente di matematica, ovvero di latino e greco e valorizzare al tempo il docente che ha abilità linguistiche”.

CONCORSO SCUOLA 2016: A QUANDO SLITTANO I BANDO?

Mentre l’emanazione dei bandi, prevista per la settimana scorsa, continua a farsi attendere, non si placano le polemiche al riguardo, in particolare da parte dei sindacati i quali continuano a sollevare dubbi sulle tempistiche annunciate dal ministero.

Dalla Gilda Nazionale dei Comitati di Base degli Insegnanti, ad esempio, recriminano: “Da due mesi si susseguono soltanto gli annunci, l’ultimo dei quali è arrivato dal sottosegretario Faraone che ha parlato di pubblicazione dei bandi entro 15 giorni, al massimo entro fine mese, confermando poi che la prova scritta del concorso si svolgerà a fine marzo”.

Venendo meno ai termini stabiliti dalla legge, hanno evidenziato dal sindacato, “il Miur arreca un grave danno ai candidati che avranno ben poco tempo per prepararsi rispetto ai contenuti dei bandi”.

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