Guidare senza patente non più reato penale. Ecco le nuove depenalizzazioni

Redazione 12/01/16
Il Governo, in vista del Consiglio dei ministri in calendario per venerdì prossimo, sta passando in rassegna la delega sulle depenalizzazioni autorizzata dal Parlamento nel 2014 con la legge 67, in scadenza il 17 gennaio.

Dietro proposta del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, è stato approvato dal Consiglio dei ministri, ora in esame preliminare, un decreto legislativo che abroga alcuni reati, prevedendo sanzioni pecuniarie civili.

Sono diversi i reati rivisti del decreto, primo fra tutti quello riguardante la guida senza patente. In base al suddetto decreto, infatti, viene disposto che chi verrà fermato a guidare l’auto non avendo la patente non sarà più sottoposto a processo penale, dovendo invece pagare una sanzione compresa tra i 5mila e i 30mila euro.

Attualmente, per i guidatori che circolano senza aver conseguito l’esame di guida e per chi lo fa con la patente scaduta, l’articolo 116 – XV comma – del Codice della Strada implica la sanzione penale dell’ammenda, da 2.257 a 9.032 euro.

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COSA SI RISCHIA SE SI VIENE FERMATI A GUIDARE SENZA PATENTE PER LA PRIMA VOLTA?

Lo schema di decreto legislativo proposto dal ministro Orlando punta, invece, a trasformare il reato in sanzione amministrativa limitatamente però alle casistiche in cui non sussista recidiva. Chi verrà sorpreso a guidare senza patente per la prima volta, quindi, potrà scampare al processo penale (nella maggior parte dei casi destinato a finire in prescrizione), dovendo pagare una sanzione assai elevata (come anticipato sopra da 5mila a 30mila euro).

COSA SI RISCHIA IN CASO DI RECIDIVA?

Se, invece, si viene fermati a guidare senza patente una seconda volta nell’arco del biennio, viene previsto anche l’arresto fino a un anno e il calcolo della recidiva. La guida senza patente, qualora si verifichi un incidente mortale, tuttavia, così come specificato dalla relatrice Alessia Morani, verrebbe a costituire una aggravante dell’omicidio stradale.

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QUALI SONO GLI ALTRI REATI DEPENALIZZATI?

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– Possesso di droghe leggere

Tra le altre depenalizzazioni al vaglio anche il possesso di droghe leggere, soltanto però per chi è autorizzato a coltivare cannabis per scopi terapeutici. In questo caso, infatti, la depenalizzazione è prevista limitatamente a determinate inottemperanze delle prescrizioni.

– Atti osceni in luogo pubblico

Anche questi ultimi non saranno più reati penali essendo puniti con la sola sanzione amministrativa (compresa tra 5mila e 10mila euro).

– Disturbo della quiete pubblica

Il reato rimane, essendo però punito con sanzioni minime: queste ultime infatti arrivano fino a tre mesi di arresto e a 309 euro di ammenda.

– Mancato versamento dei contributi previdenziali all’INPS

Non configura più reato a patto che la somma del mancato versamento risulti inferiore a 10mila euro.

– Abuso della credulità popolare, rappresentazioni teatrali o cinematografiche abusive, noleggio di materiale coperto da copyright

Depenalizzati anche tutti questi reati.

Rimane invece ancora in ballo la depenalizzazione del reato di immigrazione clandestina.

Redazione

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