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La disposizione modifica in alcuni punti l’art. 17, sostituendo la lettera c) del 6° comma, la quale assoggetta all’inversione contabile le cessioni di pc e rispettivi componenti, a differenza di quanto stabilito dalla Ue che invece ha circoscritto l’oggetto del provvedimento ai soli “dispositivi a circuito integrato, quali microprocessori e unità centrali di elaborazione, effettuate prima della loro installazione in prodotti destinati al consumatore finale”.
Il nuovo provvedimento, dunque, ricompone l’oggetto della disposizione associandovi anche le cessioni di console da gioco, pc, tablet e laptop, così come previsto dall’art. 199-bis della direttiva Iva. L’assoggettamento al regime dell’inversione contabile dei prodotti citati partirà dalle operazioni svolte a partire dal 60esimo giorno consecutivo all’entrata in vigore del provvedimento.
Allineandosi sempre a quanto disposto dall’art. 199-bis della direttiva Iva, inoltre, il provvedimento in arrivo prevede che il meccanismo di reverse charge verrà applicato fino al 31 dicembre 2018 anche alle cessioni di telefonini e microprocessori. Anche per questi prodotti, quindi, a partire dal 2019 tornerà l’Iva normale.
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