Pensioni, lavoratori precoci: la protesta per chiedere la Quota 41

Redazione 27/10/15
Continuano le proteste dei lavoratori precoci che chiedono la quota 41. Si tratta di uno strumento che è stato proposto da Cesare Damiano, presidente della Commissione del Lavoro della Camera dei Deputati, e che consentirebbe l’accesso con 41 anni di contributi indipendentemente dall’età.

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Ma sebbene il Premier, Matteo Renzi, abbia ottenuto il via libera del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Senato, grava su di lui l’astio dei lavoratori, dei sindacati ma anche di esponenti politici che puntano ad una modifica della finanziaria 2016 chiedendo non solo una riforma per le pensioni per i lavoratori precoci, ma soprattutto una maggiore flessibilità in uscita. Tale tensione ha portato alla decisione dei sindacati e di Landini della Fiom di indire una protesta il 21 Novembre 2015 che abbia come scopo la riconquista del contratto nazionale del lavoro, ma anche la difesa della sanità e delle pensioni.

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Obbligando i lavoratori ad un’uscita tardiva dal mondo del lavoro non si può sicuramente pensare che l’occupazione giovanile prenda concretamente avvio. Secondo un recente studio condotto dalla Camera dei deputati, l’Italia è il paese Europeo con le condizioni più difficili per accedere alla pensione e a poco serve l’umorismo del Premier, Matteo Renzi, che di fronte all’aumento dei pensionati commenta citando Woody Allen e affermando che invecchiare non è un problema ed è sempre meglio dell’alternativa.

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