Il canone, dunque, si pagherà in bolletta e passerà nel 2016 da 113,50 a 100 euro per arrivare a 95 euro nel 2017. Si tratta, secondo l’Esecutivo, di un’operazione volta a scongiurare l’evasione. Per i dettagli sulle modalità di riscossione, tuttavia, si dovrà attendere, pare, un decreto del Ministero dello Sviluppo la cui presentazione dovrà avvenire entro 45 giorni.
Il canone Rai sarà pagato a rate e soltanto sulla prima casa. Secondo la nuova disposizione, dunque, la tassa non dovrebbe collegarsi al semplice possesso del televisore, bensì a quello dei vari devices quali pc, smartphone e tablet, con cui si possono vedere le reti Rai. Spetterà all’utente fare richiesta per essere esentato dal pagamento segnalando all’Agenzia delle Entrate il mancato possesso dei citati strumenti.
La nuova manovra dovrebbe fruttare per l’anno prossimo 2,2 miliardi, circa 500 milioni in più rispetto agli 1,7 miliardi del 2015. Un gruzzoletto non da poco, dunque, che secondo le ipotesi al vaglio dell’Esecutivo potrebbe essere utilizzato per abbassare progressivamente il canone, per ridurre la presenza delle reclame pubblicitarie in tv o ancora per finanziare il Fondo per l’editoria.
Per conoscere i dettagli della misura bisognerà comunque attendere il testo della manovra. L’approvazione del disegno di legge potrebbe giungere già in settimana a Montecitorio. Sarà anche presentata dai relatori una proposta di correzione delle regole che la Rai dovrà rispettare per gli appalti.
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