Il nuovo APE prevede 10 classi energetiche,anziché 7, dalla A4 alla G, (la peggiore); prevede nuovi indicatori, infatti si parla di prestazione energetica invernale ed estiva dell’immobile al netto dal rendimento degli impianti presenti e di prestazioni derivanti da fonti di energia rinnovabili. Verrà inoltre creata una banca dati nazionale entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto, istituita dal’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).
Il prezzo di un APE può variare tra i 150 e i 300 euro. A dover richiedere il nuovo APE, nel caso di una nuova costruzione, è il proprietario ed è sempre a lui che spetta la certificazione di tale dato anche in caso di locazione o compravendita, o al massimo al condominio e ciò comporterebbe costi minori. Si legge infatti nell’articolo 6, comma 4, del Dlgs 192/2005 che «l’attestazione della prestazione energetica (…) riferita a più unità immobiliari può essere prodotta solo qualora esse abbiano la medesima destinazione d’uso, la medesima situazione al contorno, il medesimo orientamento e la medesima geometria e siano servite, qualora presente, dal medesimo impianto termico destinato alla climatizzazione invernale e, qualora presente, dal medesimo sistema di climatizzazione estiva».
Sono previsti controlli che attestino la legittimità delle attestazioni rilasciate dai progettisti, ma anche sanzioni per coloro i quali non rispetteranno, per le nuove costruzioni o ristrutturazioni, le nuove norme in vigore dal 1° ottobre 2015. Il nuovo APE è quindi attivo e valido in tutta Italia e offre un metodo di calcolo finalmente omogeneo; le Regioni avranno due anni per adeguarsi.
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