Si tratta infatti di risarcimenti che raggiungono al massimo il 22%, per assestarsi drasticamente al 5,5% sino arrivare, nella maggior parte dei casi, a non prevedere alcun rimborso. Su ricorso di un pensionato, il Tribunale di Napoli ha concesso un decreto ingiuntivo nei confronti dell’Inps per il 100% delle rivalutazioni non versate negli anni antecedenti. Le aspettative di coloro che ritenevano che l’Inps avrebbe fatto opposizione ottenendo così, dopo la causa ordinaria, il ridimensionamento della condanna secondo le percentuali stabilite dallo stesso esecutivo, non sono state attese.
L’ Istituto di Previdenza ha, infatti, deciso di non muovere opposizione con l’effetto che i decreti ingiuntivi sono ora esecutivi e dunque non più impugnabili, e la conseguenza che tutti i pensionati che hanno depositato il ricorso per decreto ingiuntivo contro l’Inps hanno già ricevuto, o riceveranno comunque a breve, una somma superiore rispetto a quelle concesse dallo Stato a tutti gli altri. In altre parole, non sarà toccato dalla decurtazione stabilita dal decreto legge chi ha fatto ricorso. L’Inps dovrà ora restituire tutti gli arretrati. In realtà, è ancora presto per parlare di una tendenza estesa a livello nazionale; sono troppo pochi infatti i casi in cui l’Istituto di Previdenza ha seguito la strada della non opposizione ai ricorsi presentati dai cittadini al riguardo.
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